"Un monaco che prega nel suo monastero fa la sua parte nel portare il Vangelo in quella terra, nell’insegnare alla gente che vive lì che abbiamo un Padre che ci ama e in questo mondo siamo in cammino verso il Cielo”. Sono queste le parole che il Pontefice rivolge ai partecipanti al Capitolo Generale dei Cistercensi della Stretta Osservanza, i Trappisti.
"Se ci succedesse qualcosa vogliamo viverlo qui, solidali con tutti gli algerini che hanno già pagato con la vita". Lo scriveva fratello Michel Fleury, monaco trappista di Tibhirine. E non per un masochista desiderio di martirio, ma per coerenza con la propria scelta di fede e di vita.