Anche l’Arcidiocesi di Torino aderisce all’iniziativa “24 ore per il Signore” voluta dal Papa per rendere ancora più centrali la misericordia e il sacramento della Riconciliazione durante il periodo di Quaresima. In contemporanea alla celebrazione penitenziale in San Pietro - che avrà luogo nel pomeriggio di venerdì 4 marzo - a Torino si svolgeranno numerose iniziative tutte concentrate, per volere dell’Arcivescovo Nosiglia, al Santuario della Consolata che rimarrà aperto ininterrottamente dalle 17 del 4 alla stessa ora del 5 marzo.
Monsignor Cesare Nosiglia, Arcivescovo di Torino, presiede domani pomeriggio alle 17,45 nella chiesa dei Santi Martiri la celebrazione eucaristica in ricordo dei senza dimora defunti.
L’Arcidiocesi di Torino si prepara alla celebrazione della Settimana di preghiera per l’Unità dei Cristiani.
Saranno due le Porte Sante che saranno aperte nella Arcidiocesi di Torino. La prima - quella della Cattedrale - sarà aperta domani pomeriggio dall’Arcivescovo Cesare Nosiglia alle 15,30. Seguirà la celebrazione penitenziale.
Oggi e domani il clero torinese presso il Centro Congressi del Santo Volto terrà la consueta riunione annuale. Ne dà notizia l'Arcidiocesi.
L’Arcivescovo di Torino, Mons. Cesare Nosiglia, nel dire sì all’appello del Papa per l’accoglienza di profughi e rifugiati ha chiesto di inserire nella preghiera dei fedeli di domani, domenica 13 settembre, due intenzioni particolari.
Grande festa salesiana al SYM Don Bosco 2015. In 5mila giovani stanno animando i luoghi natali del fondatore degli oratori per chiudere il bicentenario dei festeggiamenti legati alla nascita di San Giovanni. Da 54 nazioni diverse in tantissimi stanno ancora raggiungendo Torino e Colle Don Bosco: dal Giappone all’Argentina passando per l’Africa e il Medio Oriente, i giovani della Famiglia Salesiana festeggiano il loro Santo, non mancano i ragazzi provenienti da zone di crisi come il Sud Sudan, il Libano, la Siria ed Israele.
Con la messa solenne presieduta dall’Arcivescovo Cesare Nosiglia, in occasione della festa patronale di San Giovanni Battista, si è chiusa a Torino l’ostensione della Sindone, un evento che ha portato in città migliaia di pellegrini, culminato con la visita del Papa domenica e lunedì scorsi.
Le ultime ore a Torino Papa Francesco le ha dedicate ai parenti e ai rifugiati. La messa e il pranzo per gli uni e poi un gruppo di rifugiati guidato dal direttore della Pastorale Migranti, Sergio Durando.
Il Papa chiede perdono a nome della Chiesa cattolica per i “comportamenti non cristiani, persino non umani che, nella storia, abbiamo avuto contro di voi”, e il Moderatore della Tavola Valdese, dopo aver parlato degli impegni comuni, fa due richieste che vanno al cuore della fede e mettono in discussione il Concilio Vaticano II. I valdesi chiedono di essere considerati “Chiesa” e non “comunità ecclesiale” e magari già nel 2017 anniversario della Riforma Luterana, e, ancora di più chiedono di considerare il loro pasto domenicale come la Eucarestia, perché “le parole sono le stesse dette da Gesù, sono le interpretazioni umani che sono diverse”. Lo ha detto il Pastore Eugenio Bernardini nel suo saluto, e dopo i saluti del pastore del Tempio di Torino e del Moderatore di Rio della Plata in Argentina, altro luogo dove i valdesi, sono emigrati.
Dopo don Bosco, Giuseppe Cottolengo, i malati nel cuore del Papa: “non potevo venire a Torino senza fermarmi in questa casa.” Un incontro privato senza immagini in diretta come era successo già a Napoli.
La preghiera silenziosa davanti a Maria nel Santuario della Consolata, e poi l’abbraccio festoso dei ragazzi degli oratori e la preghiera della famiglia salesiana. Il pomeriggio del Papa a Torino comincia così, dopo il pranzo con i giovani detenuti del Carcere minorile “Ferrante Aporti”, alcuni immigrati e senza fissa dimora e una famiglia Rom.
L’“amore di Dio” è “fedele”, “ricrea tutto” ed “è stabile e sicuro”. “Quante volte noi sentiamo di non farcela più! Ma Lui è accanto a noi con la mano tesa e il cuore aperto”. Perché “di fronte all’uomo che grida: ‘Non ce la faccio più’, il Signore gli va incontro, offre la roccia del suo amore, a cui ognuno può aggrapparsi sicuro di non cadere”. E’ la riflessione del Papa durante la Messa a Torino, dopo la preghiera silenziosa davanti alla Sindone.
Poco più di un quarto d'ora per il Papa nel duomo di Torino per pregare in silenzio seduto di fronte alla Sindone, salutare le suore di clausura riunite in preghiera e pregare davanti alla tomaba di Piergiorgio Frassati.
Un discorso che ribadisce i punti centrali della filosofia del lavoro di Papa Francesco quello con cui il Pontefice ha salutato Torino. In una piazza insolita per la Torino sociale il Papa ha ricordato la necessaria dignità del lavoro “necessario solo per l’economia, ma per la persona umana, per la sua dignità, per la sua cittadinanza e per l’inclusione sociale.”
Torino si prepara a ricevere la visita di Papa Francesco che sarà in città il 21 e 22 giugno prossimi. Il Pontefice si fermerà in adorazione davanti alla Sacra Sindone in occasione dell'ostensione, che si concluderà il 24 giugno. Della visita del Papa a Torino e dei suoi molteplici significati abbiamo parlato con l'Arcivescovo del capoluogo piemontese, Monsignor Cesare Nosiglia.
“San Giovanni Bosco ha creduto nei giovani, così anche voi credete in voi stessi, perché se crederete in voi stessi darete un grande colpo d’ala alla Chiesa e alla Società”. Ma soprattutto un annuncio: “Ci sarà una grande sorpresa di Papa Francesco” e sarà “la sorpresa più bella che porterete a casa”.L’Arcivescovo di Torino, Cesare Nosiglia, ha salutato così i giovani ieri sera in Piazza San Carlo. Grande inizio per l’“Happening degli Oratori”, in corso a nel capoluogo piemontese in occasione della Visita Pastorale di Papa Francesco, nel bicentenario dalla nascita di don Bosco.
“Papa Francesco incontrerà un gruppo di rifugiati”, durante il prossimo viaggio a Torino. “Lo farà prima di ripartire”, ma ”dopo aver pranzato con i familiari, ricevendoli in Episcopio”. Lo ha dichiarato l’arcivescovo di Torino, monsignor Cesare Nosiglia, a margine della conferenza stampa di presentazione dell’Happening degli oratori e dei giovani.
Nel giorno della solennità di Pentecoste “vogliamo essere concordi nella preghiera e stretti attorno alla Madre del Signore”. E’ l’invito rivolto ieri dall’Arcivescovo di Torino, mons. Cesare Nosiglia, in occasione della festa di Maria Ausiliatrice.
Oggi ricorrono i venticinque anni dalla Beatificazione di Pier Giorgio Frassati e “il Forum internazionale di Azione Cattolica invita le associazioni di tutto il mondo ad unirsi in preghiera alla manifestazione organizzata stasera a Torino, la città in cui è vissuto il Beato”.