Ieri sera ad Algeciras, nel Sud della Spagna, due chiese della cittadina sono state attaccate da un uomo armato di machete che nei differenti assalti ha ucciso un uomo - il sacrestano di una delle due chiese - e ferito altre quattro persone, tra cui un parroco.
Gli attacchi dei jihadisti nella provincia di Cabo Delgado in Mozambico, iniziati nell'ottobre 2017, hanno causato circa 2.500 vittime e 750.000 senzatetto, ma anche un gran numero di rapimenti, la maggior parte dei quali ai danni di ragazzi e ragazze.
Alle 10.26 della Domenica delle Palme due attentatori suicidi hanno attaccato la cattedrale del Sacro Cuore di Gesù di Makassar, nella provincia indonesiana del Sud Sulawesi. Il bilancio è di almeno venti feriti, oltre al decesso dei due kamikaze. Secondo il generale Listyo Sigit Prabowo, capo della polizia nazionale, i due presunti attentatori appartenevano al network Jamaah Ansharut Daulah (JAD), affiliato all’ISIS e a un gruppo terroristico protagonista di attentati suicidi nell’isola filippina di Jolo nel 2018. Il JAD è accusato di diversi attacchi in Indonesia, compresi attentati ai danni di chiese. L’arcidiocesi di Makassar, tramite il suo vicario giudiziale Don Fransiskus Nipa, ha diffuso un video messaggio nel quale ha invitato «sacerdoti e fedeli» a «restare calmi e vigili», affidando il caso alle forze di polizia «conformemente alla normativa vigente». L’arcidiocesi ha infine invitato i fedeli a reagire tramite la preghiera.
“La scena internazionale continua ad essere turbata da preoccupanti tensioni. Non possiamo non ricordare le pesanti sofferenze che hanno afflitto e che ancora affliggono tanti nostri fratelli e sorelle nel mondo: migliaia di vittime innocenti nei gravissimi attentati dell’11 settembre scorso; innumerevoli persone costrette ad abbandonare le loro abitazioni per affrontare l’ignoto e talvolta la morte cruenta; donne, vecchi e bambini esposti al rischio di morire di freddo e di fame”.
Il Papa durante l'Udienza Generale di oggi ricorda le vittime innocenti del terrorismo che si sta estendendo in questi giorni in Europa. E cita i casi dolorosi recenti di Nizza e Vienna.
E' di almeno 3 morti e diversi feriti il bilancio dell'attentato di stamane nella cattedrale di Notre Dame, a Nizza. Una delle vittime sarebbe stata decapitata da una o più persone penetrate nel luogo di culto. Uno degli assalitori è stato arrestato. Secondo il sindaco della città gridava "Allah Akbar, non abbiamo dubbi che si tratti di terrorismo".
Il primo impegno di Papa Francesco in Marocco è alla spianata della Tour Hassan, per l’incontro con il popolo del Marocco, le Autorità, i rappresentanti della Società Civile e i membri del Corpo Diplomatico.
E’ “profondamente addolorato” Papa Francesco per il terrorismo che dilaga nel mondo, dalla Somalia all’ Afghanistan a New York.
Papa Francesco ha ricevuto ieri in Udienza Muhammad al-Issa, Segretario Generale della Lega Musulmana Mondiale. Lo stesso giorno ha avuto luogo, presso il Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, un incontro tra il Cardinale Jean-Louis Tauran, Presidente del Dicastero e la delegazione, nel corso del quale è stato ribadito che religione e violenza sono incompatibili. A darne notizia ufficiale è un comunicato stampa della Sala Stampa Vaticana.
Il 29 luglio è stato il quarto anniversario della scomparsa in Siria di padre Paolo Dall’Oglio: dal 29 luglio 2013 non si ha più notizia. Per l’occasione il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, aveva diffuso un tweet in ricordo della vicenda del religioso: “4 anni dopo un pensiero a padre #PaoloDall’Oglio scomparso a Raqqa e alla sua famiglia. Continuiamo a lavorare e a sperare”.
“Nei nostri cuori portiamo il dolore per gli atti terroristici che, in questi ultimi giorni, hanno causato numerose vittime, in Burkina Faso, in Spagna e in Finlandia.
“I più vivi sentimenti di cordoglio” e “la preghiera per la pace e la serenità di tutti. Affidiamo le vittime alla misericordia di Dio e assicuriamo le nostre preghiere per i feriti e per il conforto delle famiglie tanto duramente colpite”. Così il Cardinale Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova e Presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa, in un messaggio di cordoglio inviato al Cardinale Juan José Omella Omella, Arcivescovo di Barcellona, e al Cardinale Ricardo Blázquez Pérez, Arcivescovo di Valladolid e Presidente della Conferenza Episcopale Spagnola, dopo la strage di Barcellona.
Dopo la prima dichiarazione di ieri affidata al Direttore della Sala Stampa Vaticana Greg Burke, Papa Francesco ha inviato - tramite il Cardinale Parolin, Segretario di Stato - un telegramma di cordoglio all’Arcivescovo di Barcellona, Cardinale Omella, in seguito alla strage terroristica di ieri.
Oltre al Papa anche la Conferenza Episcopale Spagnola ha espresso il proprio cordoglio per l’attentato terroristico “tragico ed esecrabile” che ieri ha insanguinato Barcellona.
E' passato un anno, esattamente un anno, dall'assassinio da parte di due terroristi islamici di Padre Jacques Hamel, il sacerdote di 85 anni sgozzato durante la celebrazione della Messa nella sua chiesa di St Etienne St-Etienne-du-Rouvray.
“La gioia di questo giorno è velata dal nuovo attacco terroristico a Londra, con vittime innocenti, ma anche dal grave episodio di panico a Torino che ha causato una folla di feriti. Per tutti preghiamo perché il Signore Gesù doni la sua pace e susciti propositi di pace”. Lo ha detto ieri nell'omelia di Pentecoste l'Arcivescovo di Genova e Presidente del CCEE, il Cardinale Angelo Bagnasco, commentando l'ennesimo attentato terroristico in Gran Bretagna.
“Lo Spirito Santo sostenga la missione della Chiesa nel mondo intero e dia forza a tutti i missionari e le missionarie del Vangelo. Lo Spirito doni pace al mondo intero; guarisca le piaghe della guerra e del terrorismo, che anche questa notte, a Londra, ha colpito civili innocenti: preghiamo per le vittime e i familiari”. E’ questo il cuore del Regina Coeli di Papa Francesco sul sagrato della Basilica di San Pietro, durante la Messa di Pentecoste.
“Un attacco abominevole”. Così Papa Francesco - in un telegramma di cordoglio a firma del Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin - condanna la strage questa mattina a Kabul, in Afghanistan.
"Sono lieto di trovarmi in Egitto, terra di antichissima e nobile civiltà. Questa terra rappresenta molto per la storia dell’umanità e per la Tradizione della Chiesa, non solo per il suo prestigioso passato storico ma anche perché tanti Patriarchi vissero in Egitto o lo attraversarono". Così Papa Francesco nel discorso rivolto al Presidente egiziano Al Sisi e alle autorità politiche del paese nordafricano.
“Alla Vergine Santa affidiamo le vittime dell’attentato terroristico avvenuto venerdì scorso a Stoccolma, come anche quanti sono ancora duramente provati dalla guerra, sciagura dell’umanità.