La “Colletta pro Terra Santa” serve, prima di tutto, ad aiutare i cristiani di Terra Santa a non lasciare i loro paesi, e “a resistere per quanto possibile ad ogni tentazione di fuga”. Ecco perché, il Prefetto per le Chiese orientali, il cardinale Leonardi Sandri, chiede “ai fedeli in tutto il mondo” di “prendere a cuore la loro vicenda”. Che, spiega il porporato in un messaggio a tutti i vescovi del mondo, coinvolge “fratelli appartenenti alle diverse confessioni, in quell'Ecumenismo del sangue che concorre al trionfo dell'unità: “ut unum sint!””.
La santità è per tutti, anche nei “nostri Paesi dilaniati dai conflitti e dalle guerre”, con “le nostre popolazioni che soffrono per le continue ingiustizie”. E’ come se il Signore volesse “confortare” la Terra Santa, “sulla quale ha camminato Dio in persona”, che oggi è “assetata di amore e di giustizia e decimata dalla violenza”. Lo scrive il Patriarca latino di Gerusalemme, Fouad Twal, in una lettera pastorale diffusa in occasione dell’annuncio della canonizzazione di Madre Maria Alfonsina di Ghattas di Gerusalemme, fondatrice della Congregazione delle Suore del Rosario, e della monaca carmelitana Mariam Bawardi del villaggio d’Ibillîne, in Galilea, fondatrice del Carmelo di Betlemme, che da religiosa ha preso il nome di suor Mariam di Gesù Crocifisso.