“I cristiani della Terra Santa sono chiamati a lavorare con gli altri, a vivere una dimensione ecumenica, di dialogo.
Un gesto concreto, raccomandato dalla Chiesa, è quello di contribuire alla Colletta del Venerdì Santo. Quest’azione si unisce al grido di aiuto che arriva dai fratelli in Medio Oriente, dove la persecuzione dei cristiani non si ferma.
“Il Venerdì Santo è il giorno in cui il male sembra vincere, in cui l'Innocente ha patito la morte in croce. Un giorno che sembra non tramonti mai nella Terra Santa che continua a vivere un tempo infinito di violenza”. E’ l’amara considerazione del Cardinale Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, nella lettera appello rivolta ai Vescovi in occasione della colletta annuale dei Cristiani in Terra Santa.
Ruanda, Spagna, Cuba, sono sorprendentemente questi i paesi dove la celebrazione della giornata del malato è nata. Da questi esempi e dalla richiesta di molte conferenze episcopali Giovanni Paolo II ebbe l’idea di farne una Giornata Mondiale con un Pontificio Consiglio che seguisse nel mondo la pastorale per il mondo della sanità.
Un invito alla pace, alla sobrietà alla speranza. Il messaggio del Patriarca latino di Gerusalemme per Natale è un appello ai capi israeliani e palestinesi: è il momento di dar prova di coraggio, e di operare per una pace stabile fondata sulla giustizia. Basta rimandare”. Perché “ciascuno dei due popoli della Terra Santa … ha diritto alla dignità, a uno Stato indipendente e ad una sicurezza duratura” .
“Malgrado l’ultima fiammata di violenza, abbiamo costatato con sollievo che nei mesi di settembre e di ottobre i pellegrini sono venuti numerosi a visitare la Terra santa. Rinnoviamo l’appello, già lanciato più volte, a tutte le persone desiderose di camminare sulle orme di Gesù: non abbiate paura! Gli abitanti di questa terra hanno bisogno della vostra testimonianza”. Lo scrivono gli Ordinari di Terra Santa nel messaggio finale dopo la plenaria dei giorni scorsi.
Termina oggi a Gerusalemme la Plenaria degli ordinari cattolici di Terra Santa, l’Aocts, in corso di svolgimento presso il Patriarcato latino di Gerusalemme.Tra gli argomenti alla base della discussione, “il Sinodo sulla famiglia – recentemente concluso a Roma – e i problemi pastorali che ne discendono, le scuole cristiane in Israele e Palestina, senza dimenticare la situazione attuale in Terra Santa”.
“Un pellegrinaggio in tempi difficili è un vero pellegrinaggio, è questo che fa la differenza con un viaggio turistico”. Lo afferma il Vicario Patriarcale per Gerusalemme, l’arcivescovo Wiliam Shomali, che parla del difficile momento in Terra Santa e invita i pellegrini ad aver fiducia e a continuare a partecipare fiduciosi ai pellegrinaggi.
Al termine della celebrazione eucaristica nel corso della quale ha canonizzato i Beati Vincenzo Grossi, Maria dell’Immacolata Concezione, Ludovico Martin e Maria Azelia Guérin, Papa Francesco nel corso dell’Angelus ha levato la propria voce per implorare la fine delle violenze che da diversi giorni stanno insanguinando la Terra Santa.
La tomba di Giuseppe luogo, sacro per gli Ebrei, e situata vicino a Nablus nella Cisgiordania occupata, è stata in parte incendiata questo venerdì all’alba, da giovani Palestinesi. Il Patriarcato Latino di Gerusalemme lo denuncia come atto « di estrema gravità »
“Abbiate il coraggio di essere testimoni di amore, di fede e di pace! Lo ripete con forza monsignor Liberio Andreatta, Responsabile dell’Opera Romana Pellegrinaggi e da circa 40 anni impegnato nella Pastorale dei Pellegrinaggi e del Turismo Religioso, in particolar modo in Terra Santa, ha manifestato la sua totale adesione al pubblico appello di Padre Pizzaballa, Custode di Terra Santa: “Non abbandoniamo la Terra Santa”.
“Scegliendo la Terra Santa come luogo dello loro prossimo incontro, i presidenti delle Conferenze episcopali d’Europa intendono compiere un pellegrinaggio alle radici stesse dell’Europa e della cultura europea”. Un segno, insomma, ma non solo. “Al centro dei lavori - spiegano dal Ceee - ci sarà la figura di Gesù Cristo, insieme all’ascolto ed alla condivisione delle sfide della Chiesa in Europa”.
La Terra Santa è un luogo che non finisce mai di stupire e di dare speranza. Mentre in Medio Oriente i cristiani sono di fatto perseguitati e vivono da profughi, mentre il conflitto tra Israele e Stato Palestinese sembra non trovare mai una vera fine, sono sempre di più le comunità e i movimenti cristiani, cattolici, che pongono la loro sede a Nazaret.
Appello del custode di Terra Santa, padre Pier Battista Pizzaballa. L’invito è soprattutto quello di “non abbandonate la Terra Santa, non c’è alcun ragionevole motivo per non organizzare un pellegrinaggio nei Luoghi Santi. La sicurezza nei santuari e nelle zone frequentate dai pellegrini è garantita. E noi cristiani di Terra Santa abbiamo bisogno più che mai della presenza e del sostegno dei pellegrini che si recano qui in preghiera da ogni parte del mondo”.
Continua la missione del Rinnovamento nello Spirito Santo in Terra Santa: anche quest’anno il Movimento propone il Pellegrinaggio Nazionale in Terra Santa, in partenza dall’Italia il 30 luglio, con ritorno previsto il 6 agosto. Accompagnati dalle meditazioni spirituali del coordinatore nazionale Mario Landi e guidati dalle animazioni di don Patrizio Di Pinto e don Giovanni Alberti, 100 partecipanti da tutta Italia rinnoveranno la loro fede sulle orme dei profeti, di Gesù, della prima comunità cristiana, da Nazareth a Gerusalemme.
La prima pietra è posta, ora bisogna impegnarsi a costruire il museo. Il Terra sancta Museum è il progetto del primo Museo al mondo dedicato alla storia delle radici del Cristianesimo e dei Luoghi Santi, voluto dai Francescani della Custodia di Terra Santa insieme allo Studium Biblicum Francescanum. A fine giugno la cerimonia della posa della prima pietra si è svolta presso il Lapidarium del Convento della Flagellazione della città vecchia di Gerusalemme alla presenza di molti rappresentanti degli Stati stranieri che hanno già confermato il loro sostegno all’iniziativa.
"Trasformare una casa comune in famiglia attraverso il dialogo". Ecco la “sfida” in Terra Santa secondo monsignor Giuseppe Lazzarotto, nunzio in Israele e delegato apostolico per la Palestina. In una conversazione con Aiuto alla Chiesa che Soffre, il rappresentante pontificio ha commentato il recente incendio alla Chiesa "della moltiplicazione dei Pani e dei Pesci" sul lago di Tiberiade, uno dei simboli cristiani in Terra Santa. "Sono atti che ci amareggiano profondamente perché, pur non essendo condivisi dalla maggioranza della popolazione, esprimono un atteggiamento di chiusura, il rifiuto ad accettare la presenza di chi è diverso".
Un sole estivo, la piazza piena di fedeli e le misure di sicurezza altissime questa mattina hanno fatto da cornice alla messa del Papa per la canonizzazione di quattro beate: Giovanna Emilia De Villeneuve (1811-1854), religiosa, Fondatrice della Congregazione delle Suore dell’Immacolata Concezione di Castres; Maria Cristina dell’Immacolata Concezione (1856-1906), religiosa, Fondatrice delle Suore Vittime Espiatrici di Gesù Sacramentato; Maria Alfonsina Danil Ghattas (1843-1927), religiosa, Fondatrice della Congregazione delle Suore del Rosario di Gerusalemme; Maria di Gesù Crocifisso (al secolo: Maria Baouardy), (1846-1878), Monaca Professa dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi.
Per la prima volta Rabbini, Cardinali e Vescovi si sono riuniti in Terra Santa per celebrare insieme il 50° anniversario della Dichiarazione Nostra Aetate e ricordare il 70° anniversario della fine della Shoah. L’iniziativa promossa dal Cammino Neocatecumenale ha avuto luogo presso la Domus Galilaeae, sul lago di Tiberiade e hanno partecipato 7 Cardinali, 20 Vescovi e 120 Rabbini da tutto il mondo. Erano presenti inoltre personalità del mondo accademico, dell’arte e della cultura di entrambe le confessioni religiose. I cardinali presenti erano George Pell, Prefetto della Segreteria per l’Economia della Santa Sede, Stanislaw Rylko, Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, Telesphore Placidus Toppo, Arcivescovo di Ranchi (India), Christoph Schönborn, Arcivescovo di Vienna (Austria), Josef Cordes, Presidente Emerito del Pontificio Consiglio Cor Unum, Andrew Yeom Soo-jung, Arcivescovo di Seul (Corea del Sud) e Paolo Romeo, Arcivescovo di Palermo.
“La presenza della Custodia di Terra Santa in Siria e nei paesi circostanti è sempre costante e attiva, grazie al supporto dell’Associazione pro Terra Sancta, ma la richiesta di aiuto è in continuo aumento”. Perché “gli attacchi alle parrocchie, alle chiese e ai centri di accoglienza continuano ininterrottamente soprattutto al nord, ad Aleppo e nei villaggi dell’Oronte vicini al confine con la Turchia”. E’ il triste grido d’aiuto dell’Associazione Pro Terra Sancta, al supporto della Custodia francescana per “sostenere la popolazione rimasta”, “aiutare le famiglie siriane e irachene rifugiate in Giordania e Libano”, “garantire la formazione scolastica” e “fare fronte alla grave emergenza sanitaria”.