L'Italia è un scrigno di meraviglie, ma anche un custodia per reliquie singolari che ci portano con il cuore in Terra Santa.
"Quale continuità, tra le testimonianze evangeliche e i resti dei santuari costantiniani o bizantini?
Una mostra davvero eccezionale che permetterà a chi si trova a Firenze di "vistare" la Terra Santa.
Nonostante la guerra, l’Arcidiocesi di Bologna ha organizzato un Pellegrinaggio di comunione e pace in Terra Santa dal titolo “Pace a voi!” che si svolgerà da giovedì 13 a domenica 16 giugno 2024.
Più di 160 giorni di guerra in Terra Santa
"Desidero che ciascuno di voi senta il mio affetto di padre, che conosce le vostre sofferenze e le vostre fatiche, in particolare quelle di questi ultimi mesi. Insieme al mio affetto, possiate percepire quello di tutti i cattolici del mondo! Il Signore Gesù, nostra Vita, come Buon Samaritano versi sulle ferite del vostro corpo e della vostra anima l’olio della consolazione e il vino della speranza". Il Pontefice scrive una Lettera ai cattolici di Terra Santa. L'occasione è la Pasqua che sta per arrivare, "cuore della nostra fede, ancora più significativa per voi che la celebrate nei Luoghi in cui il Signore è vissuto, morto e risorto".
In occasione della Veglia diocesana delle Palme a Bologna, il Cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme dei Latini, ha inviato all’Arcidiocesi felsinea e all’Arcivescovo Cardinale Matteo Maria Zuppi un videomessaggio che è stato trasmesso nella basilica di San Petronio.
Questa sera alle ore 20 presso la Casa Cardinale Ildefonso Schuster di Milano si terrà un confronto tra l'Arcivescovo di Milano, Monsignor Mario Delpini e il Patriarca di Gerusalemme dei Latini, Cardinale Pierbattista Pizzaballa.
"Questa guerra ha prodotto nelle opinioni pubbliche mondiali anche atteggiamenti di divisione, che a volte sfociano in forme di antisemitismo e antigiudaism
Si avvicini in Israele e Palestina, dove la guerra scuote la vita di quelle popolazioni. Le abbraccio tutte, in particolare le comunità cristiane di Gaza, la parrocchia di Gaza, e dell’intera Terra Santa. Porto nel cuore il dolore per le vittime dell’esecrabile attacco del 7 ottobre scorso e rinnovo un pressante appello per la liberazione di quanti sono ancora tenuti in ostaggio. Supplico che cessino le operazioni militari, con il loro spaventoso seguito di vittime civili innocenti, e che si ponga rimedio alla disperata situazione umanitaria aprendo all’arrivo degli aiuti. Non si continui ad alimentare violenza e odio, ma si avvii a soluzione la questione palestinese, attraverso un dialogo sincero e perseverante tra le Parti, sostenuto da una forte volontà politica e dall’appoggio della comunità internazionale”.
Secondo quanto ha riportato Vatican News due donne sarebbero state uccise in un attacco israeliano la notte scorsa che ha colpito la zona della parrocchia cattolica della Sacra Famiglia a Gaza.
“La Basilica di Santa Maria Maggiore custodisce la reliquia della culla di Gesù, e dunque ha un legame tutto particolare con Betlemme e con il presepe”. Lo ha ricordato il Papa, stamane, nell’udienza ai Figuranti del Presepio Vivente della Basilica di Santa Maria Maggiore.
La Custodia di Terra Santa propone attraverso i suoi canali due importanti iniziative per accompagnare i fedeli nel cammino verso il Natale.
Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS) ha in queste ore stanziato un pacchetto di aiuti di 190.000 euro per sostenere i cristiani di Terra Santa durante l'attuale crisi.
La comunità cattolica di lingua ebraica è la più piccola tra le tante espressioni della Chiesa di Terra Santa. Conta un migliaio di fedeli cattolici che vivono in Israele, immersi in un ambiente culturale e linguistico ebraico. Spesso è poco conosciuta anche a livello locale, nonostante sia una realtà molto vivace e variegata.
Israeliani e palestinesi sono “due popoli che devono vivere insieme. Con quella soluzione saggia dei due popoli e due Stati. Gli accordi di Oslo: due Stati ben limitati e Gerusalemme con uno status speciale”. Lo ha ribadito solo pochi giorni fa Papa Francesco nell’intervista concessa al TG1 confermando di fatto la linea vaticana sulla Terra Santa dai tempi della fondazione dello Stato di Israele nel 1948, regnava allora Papa Pio XII.
Domani, 27 ottobre, si celebra la giornata di digiuno, di preghiera e di penitenza per la pace in Terra Santa indetta da Papa Francesco.
“Da ormai più di due settimane siamo stati inondati da immagini di orrore, che hanno risvegliato traumi antichi, aperto nuove ferite, e fatto esplodere dentro tutti noi dolore, frustrazione e rabbia. Molto sembra parlare di morte e di odio senza fine. Tutto il mondo guarda a questa nostra Terra Santa, come ad un luogo che è causa continua di guerre e divisioni. Il prossimo 27 ottobre il Papa ha indetto una seconda giornata di preghiera e di digiuno, perché la nostra intercessione continui. Sarà una giornata che celebreremo con convinzione. È forse la cosa principale che noi cristiani in questo momento possiamo fare: pregare, fare penitenza, intercedere”. Lo scrive in una lettera alla Diocesi il Cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme dei Latini.
Durante i saluti in lingua italiana nell'Udienza del Mercoledì il Papa torna sulla guerra in Palestina. "Penso sempre alla grave situazione in Palestina, in Israele e incoraggio il rilascio degli ostaggi e l'ingresso degli aiuti umanitari a Gaza", dice subito Papa Francesco.
A Perugia la comunità diocesana si raccoglie in preghiera per la Terra Santa. A darne notizia è il sito della Conferenza episcopale umbra.