Serve guardare al passato per capire il presente. Così, lo scorso 16 maggio, la Fu Jen Catholic University di Taipei ha tenuto una conferenza dal titolo “Vaticano e Cina: relazioni diplomatiche tra la Guerra e la rivoluzione. L’Internunziatura Apostolica di Antonio Tamberi in Cina (1946 – 1958)”.
L’evangelizzazione a Taiwan ha 400 anni di storia, e c’è una Chiesa viva che studia il passato e guarda al futuro, e che, nonostante sia minoranza forte nella popolazione, non è perseguitata ma riesce a vivere la sua fede. Eppure, di Taiwan in pochi saprebbero se non fosse per il fatto che Chiang Kai Shek portò lì il suo governo, le diede una indipendenza dalla Cina e la proiettò nel consesso mondiale. Perlomeno, fin quando il Dragone Rosso cinese non ha cominciato ad erodere passo dopo passo la sovranità di quella che da tempo continua a considerare solo una “provincia ribelle”, prendendone lo scranno alle Nazioni Unite e sostituendola nelle relazioni diplomatiche con quasi tutti i Paesi del mondo.
La città di Tainan dista 90 minuti di treno alta velocità della capitale di Taiwan Taipei. È nata su un antico insediamento olandese, e quest’anno la città ha lanciato un grande piano per commemorarne il 400esimo anniversario dalla Fondazione. Ma la diocesi non è da meno, e ha lanciato il grande Giubileo per i 400 anni di evangelizzazione. Perché Tainan, già capitale culturale dell’antica isola di Formosa, è stata da sempre meta di Evangelizzazione.
La vista di Nancy Pelosi a Taiwan ha scatenato venti di guerra anche tramite le vignette e i social.
Neanche la pandemia può fermare la voglia di presepe dei cattolici di tutto il mondo e così la mostra dei Cento Presepi in Vaticano anche quest’anno trova posto nel colonnato di San Pietro, uno scenario unico.
Il nuovo membro della Pontificia Accademia delle Scienze viene da Taiwan, ed è un epidemiologo che è stato anche vicepresidente della Repubblica di Cina, nonché ministro della Salute nel periodo dell’epidemia di SARS nel 2003. La scelta di Chien-Jen Chen come membro ordinario dell’Accademia che ha sede in Casina Pio IV può, dunque, essere considerata una mano tesa del Papa verso Taiwan, la “Repubblica di Cina”, che la Cina continentale considera ancora una provincia ribelle.
“Possiate aiutare la gente di mare a conoscere Gesù Cristo e a vivere secondo i suoi insegnamenti, nel rispetto e nell’accoglienza reciproca”.
L’invito alla missionarietà vale per tutta la Chiesa, ma risuona particolarmente forte nella Chiesa di Taiwan, nella piccola isola che la Cina considera ancora una provincia ribelle. Ed è lì che il Cardinale Ferdinando Filoni, prefetto della Congregazione dell’Evangelizzazione dei Popoli, è stato la scorsa settimana, come inviato speciale di Papa Francesco al IV Congresso Eucaristico Nazionale.
Il Vicepresidente Chen Chien-jen di Taiwan ha rinnovato al Papa l’invito a visitare Taiwan. “Al riguardo, sono in grado di precisare che una tale visita del Santo Padre non è allo studio” ha dichiarato Greg Burke, Direttore della Sala Stampa Vaticana, in un comunicato stampa.
Il prossimo marzo, ci sarà a Taiwan il Congresso Eucaristico Nazionale. E i vescovi di Taiwan in visita ad limina hanno invitato il Papa ad andare, per visitare il Paese. “Non ha detto né sì, né no, ma ha sorriso”, dice ad ACI Stampa l’arcivescovo John Hung Shan-chuan di Taipei.
E’ la volta dei Vescovi della Conferenza Episcopale di Taiwan ad essere a Roma per la visita ad limina con l’udienza da Papa Francesco.
È diventata ormai una tradizione che Papa Francesco riceva talvolta, prima dell’udienza generale, una delegazione interreligiosa nell’Auletta Paolo VI. E oggi è toccato ad una delegazione buddista del Tempio Bao’an di Taipei, a Taiwan.
Il Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin ha inviato a nome di Papa Francesco un telegramma di cordoglio per le vittime del terremoto che ha colpito ieri la città portuale di Hwalien, a Taiwan. Il bilancio attuale delle vittime del terremoto di magnitudo 6.4 è di 5 morti, mentre i feriti sono 254, 88 i dispersi.
In Myanmar e Bangladesh “ho potuto fare esperienza della vitalità e dell’intraprendenza che caratterizzano i popoli dell’Asia, ma anche del volto sofferente di un’umanità troppo spesso priva di prosperità materiale e di benessere sociale”. Lo ha detto Papa Francesco, ricevendo in udienza stamane il National Council of Churches of Taiwan.
Con un congresso internazionale dell’Apostolato del Mare a Taiwan, dall’1 al 7 ottobre, la Santa Sede alzerà la voce – tra le poche organizzazioni internazionali a farlo – sul problema del “traffico di esseri umani” e delle nuove schiavitù che sono legate al mondo della pesca. Ed è un congresso che ha vari significati.
Con un telegramma, a firma del Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin, Papa Francesco ha espresso cordoglio per il terremoto che nei giorni scorsi ha colpito l'isola di Taiwan.