Nelle loro relazione i Padri Sinodali del Circolo Hibericus A, coordinati dal Cardinale Oscar Anders Rodriguez Maradiaga, hanno sottolineato alcuni punti - a loro modo di vedere - fondamentali. A partire dall’essenza stessa del Sinodo che “non è solo per i giovani” ma anche per tutta la Chiesa.
L’emergenza di mettere maggiormente in luce la diversità dei vari contesti geografici e socio culturali nel documento finale del Sinodo ha rappresentato il leit motiv delle relazioni dei Circoli minori di lingua italiana.
La prima parte dell’Instrumentum Laboris della XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi è pronta. “Dalla discussione della prima parte è emersa una Chiesa sempre più sinodale e meno autoreferenziale, il Sinodo è il frutto di un discernimento collettivo, dove emerge la volontà di parlare i linguaggi del tempo presente”, sottolinea il Prefetto del Dicastero Vaticano per la comunicazione Paolo Ruffini, intervenuto al consueto briefing per i giornalisti sul Sinodo presso la Sala Stampa Vaticana.
Prima di tutto, annunciare il Vangelo. Lo ripete continuamente, l’arcivescovo Jean-Claude Hollerich, di Lussemburgo, parlando con ACI Stampa delle sfide di Europa, della secolarizzazione che ha colpito l’Europa e in particolare il suo Paese “ormai post-cristiano”, delle speranze per questo sinodo dei giovani.
Il Sinodo vive uno dei primi momenti di dibattito serrato, quello dei Circoli Minori che domani presenteranno la loro prima relazione in Congregazione generale.
Il tema degli abusi è stato parte del Sinodo dei vescovi, era già nell’instrumentum laboris, un momento molto importante è stato il mea culpa sul tema espresso dall’arcivescovo Fischer di Sydney: lo sottolinea l’arcivescovo Charles J. Scicluna di La Valletta.
Una festa, un evento di incontro e di ascolto e le riposte del Papa ai giovani universitari a pochi giorni dall’inizio del Sinodo dei Vescovi dedicati ai giovani.
La fine delle discussioni generali del Sinodo è caratterizzata da una intervista improvvisata a Papa Francesco di uno dei padri sinodali, il vescovo Emmanuel Gobilliard, ausiliare di Lione.
Sono tre i Circoli Minori per la lingua italiana e tre i relatori incaricati di raccogliere e presentare i temi discussi: l’arcivescovo Vincenzo Paglia, il teologo e vescovo Bruno Forte e il vescovo assistente di Azione Cattolica Pietro Maria Fragnelli. I moderatori sono tre cardinali: De Donatis, Filoni e Ravasi.
Ascoltare, empatia, teologia dello scarto. Sono tre parole che hanno colpito Papa Francesco durante il dibattito sinodale. Dopo tre giorni nell’aula del Sinodo si parla ancora dei problemi dei giovani, si ascolta cioè.
Nell’Instrumentum Laboris del Sinodo dei vescovi sui giovani si legge: “Un certo numero di giovani, variabile a seconda dei diversi contesti, si sente parte viva della Chiesa e lo manifesta con convinzione, attraverso un impegno attivo al suo interno… Il
È ancora Paolo Ruffini, Prefetto del Dicastero vaticano per la comunicazione, ad aprire il briefing odierno sui lavori sinodali presso la Sala Stampa Vaticana. “Il Sinodo si rivolge ai giovani di tutto il mondo – precisa Ruffini - parlare il loro linguaggio è inserirsi anche nei loro contesti;come quello di guerra, di poco lavoro, ognuno con le proprie esperienze, anche terribili come di droga, narcotrafficantin ecc. La Chiesa si rivolge anche a loro, come una Madre, essi anche sono la Chiesa e devono sapere che la Chiesa è anche la loro casa. Non sono oggetti, sono i protagonisti”. Durante la riunione sinodale è stata anche avanzata la proposta di un Pontificio Consiglio per i giovani.
Il rapporto tra Chiesa, giovani e sport è il tema affrontato ieri dal Vescovo Marian Florczyk, delegato della Conferenza Episcopale Polacca per lo sport durante i lavori della II Congregazione Generale della XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi.
Proseguono in Vaticano i lavori della XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi. Ieri pomeriggio Papa Francesco ha dato il via alla sessione con il suo discorso introduttivo.
E’ Paolo Ruffini, prefetto del Dicastero Vaticano per la comunicazione, ad aprire il primo briefing del Sinodo 2018 per i giornalisti presso la Sala Stampa Vaticana: “Non sarà un resoconto come fosse un dibattito o un convegno, ma nel rispetto del Sinodo e del sentirsi una cosa sola cercheremo di raccontare il pensiero del Sinodo nella sua comunione”.
Quella che si è aperta solennemente ieri è la Seconda Assemblea Generale Ordinaria presieduta da Papa Francesco. L’esordio in un Sinodo per il successore di Benedetto XVI è tuttavia nel 2014, nella Terza Assemblea Generale straordinaria dedicata al tema “Le sfide pastorali della famiglia nel contesto dell’evangelizzazione”.
Con la Messa solenne celebrata stamane in Piazza San Pietro, Papa Francesco ha aperto la XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, l’attesa sessione dedicata ai giovani.
E’ ufficialmente iniziato il terzo Sinodo convocato da Papa Francesco. Il Pontefice ha raggiunto i 267 Padri Sinodali nell’Aula Nuova del Sinodo in Vaticano e ha preso parte alla prima preghiera e alla sessione iniziale dei lavori.
“L’amore per il Vangelo e per il popolo che ci è stato affidato ci chiede di allargare lo sguardo e non perdere di vista la missione alla quale ci chiama per puntare a un bene più grande che gioverà a tutti noi”.
Il testo del “ Notiziario del Sinodo” numero 30 del 30 ottobre del 1971 , prodotto dal Comitato per l’ Informazione, riportava il dettaglio dei lavori della XXX Congregazione del Sinodo dei Vescovi. Era scritto chi aveva preso la parola, in che ordine, e una sintesi dell’intervento.