Il documento finale della XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi dedicata ai giovani sarà votato sabato 27 ottobre punto per punto con maggioranza dei due terzi. Lo ha annunciato il Prefetto del Dicastero per la Comunicazione Paolo Ruffini nel corso del briefing di stamane.
Sono 266 i Padri Sinodali che dallo scorso 3 ottobre partecipano alla XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, 4 in meno - erano 270 infatti - i Padri partecipanti all’ultimo Sinodo ordinario di tre anni fa dedicato al tema della famiglia.
Paolo VI è il Papa che fu apostolo delle genti come l’apostolo da cui ha preso il nome, traghettando la Chiesa anche nella fatica e tra le controversie. L’arcivescovo Romero è stato in grado di lasciare le sicurezze del mondo, persino la sicurezza della vita. E grande è stato anche l’esempio di Nunzio Sulprizio, Francesco Spinelli, don Vincenzo Romano, Katarina Kasper e Nazaria Ignacia. Ne tratteggia brevemente i profili Papa Francesco, nell’omelia della Messa di canonizzazione che arriva al culmine del Sinodo dei giovani.
È con un abbraccio in casa Santa Marta che Papa Francesco ha salutato il giovane Safa al Aqoshy, dall’Iraq. Tra i giovani uditori del Sinodo dei vescovi, Safa ha dovuto lasciare l’assemblea in anticipo, perché la madre è malata di cancro, e Papa Francesco lo ha ricevuto prima della partenza.
“Continuano le discussioni dei circoli minori, proseguirà lunedì e martedì arriveranno le relazioni”. Così il Prefetto del Dicastero per la Comunicazione, Paolo Ruffini, aprendo il consueto briefing sulla XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi.
Si va verso la conclusione della seconda settimana di lavori della XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi e sono ripresi i lavori dei circoli minori che nei prossimi giorni saranno chiamati a stendere la seconda parte delle relazioni sull’Instrumentum Laboris.
Pregare con i giovani e pregare per i giovani: Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, capo della Chiesa Greco Cattolica Ucraina, nel suo intervento al Sinodo dei vescovi del 9 ottobre ha sottolineato l’importanza della preghiera perché “abbiamo registrato la crescente domanda dei giovani di insegnare loro a pregare”.
Continuano i lavori dei circoli minori nelle varie lingue per la stesura della seconda parte dello Strumento di lavoro del Sinodo sui giovani. I circoli si riuniranno fino a martedì. Erano 257 i padri sinodali presenti oggi in Aula.
“Il tempo presente è stato definito la stagione del dopo, l’epoca dopo il moderno, oltre le ideologie assolutizzanti che hanno caratterizzato a lungo il pensiero dell’Occidente, generando spesso totalitarismi e violenze. Si dice, infatti, che la contemporaneità sia segnata fortemente dal relativismo che tocca soprattutto i giovani. Questo relativismo riguarderebbe soprattutto la sfera della sessualità e di conseguenza la comprensione del matrimonio e della famiglia. Questo è vero, però, dall’altro lato, abbiamo a che fare oggi anche con un altro pericolo, di fatto opposto ad un relativismo vero, cioè con un totalitarismo subdolo che determina il contesto della vita e la maturazione dei giovani. Un totalitarismo diverso da quello del XX secolo, non violento come era il comunismo o il nazismo, ma paradossalmente più efficace. Esso non uccide i corpi ma uccide le anime”. Così l’Arcivescovo di Poznan e Presidente della Conferenza Episcopale Polacca, Stanislaw Gadecki, nel suo intervento durante l’a XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi.
Dare più risalto all’esperienza dell’Eucarestia: è stata questa la richiesta dell’arcivescovo Tadeusz Kondrusiewicz di Minsk, in un intervento durante la discussione generale sulla seconda parte dell’Instrumentum Laboris del Sinodo sui giovani.
Proseguono in Vaticano i lavori della XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi. Si lavora in particolare alla seconda parte dello Strumento di lavoro. Un clima “sereno e allegro”, come sottolinea più volte il Prefetto del Dicastero per la comunicazione vaticana Paolo Ruffini. La giornata è stata segnata da alcune proposte e novità.
La Famiglia Vincenziana, in occasione del Film Festival “Finding Vince 400” organizza sabato 20 ottobre alle ore 18 a Roma, all’Auditorium Conciliazione, “Quando la Carità ti chiama: la carità come luogo privilegiato per il discernimento vocazionale”, un evento in collaborazione con il Sinodo dei Vescovi.
Interventi liberi, e soprattutto arrivano gli italiani. Al Sinodo sono intervenuti Forte, De Donatis, Ciopolla, Zuppi, Fisichella che ha proposto un vero pellegrinaggio per i Padri, e il cardinale Baldisseri ha approvato, si farà forse alla tomba di Pietro.
È stato il tema della paternità al centro dell’intervento al Sinodo dell’arcivescovo Zbignevs Stankevics, arcivescovo di Riga (Lettonia) nella prima settimana di lavori del Sinodo.
Sono circa 40 mila i giovani che si sono incontrati il 6 ottobre allo stadio nazionale di Varsavia. Il programma di dodici ore comprendeva preghiere, conferenze, testimonianze e concerti e spettacoli artistici. In collegamento con Papa Francesco e la Chiesa universale, i giovani polacchi hanno pregato per il sinodo sulla gioventù.
Tre Cardinali e due vescovi, provenienti dai cinque continenti, sono stati eletti dal Sinodo dei vescovi nella Commissione per la Redazione del Documento finale, e Papa Francesco ha completato la squadra con tre membri di nomina pontificia: Sua Beatitudine Sviatosvlav Shevhchuk, capo della Chiesa Greco Cattolica Ucraina, padre Alexandre Awi Mello, segretario del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita; ed padre Eduardo Gonzalo Redondo, responsabile della Pastorale Giovanile di Cuba.
Si è parlato anche di giovani migranti, durante la prima settimana di discussione del Sinodo sui giovani. E a mettere sul tavolo la questione è stato padre Michael Czerny, gesuita, sottosegretario della Sezione Migranti e Rifugiati del Dicastero per la Promozione per lo Sviluppo Umano Integrale.
“Papa Francesco, stamane, tornando a Santa Marta, è inciampato ed è caduto. Si è rialzato. Tranquilli, il Papa sta bene". Così il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Greg Burke, ha introdotto il briefing quotidiano sulla XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi.
Guardare i giovani con lo sguardo di Cristo. E’ un po’ questo il senso della prima parte più sociologica dello strumento di lavoro del Sinodo. Lo dicono i Circoli minori di lingua francese nelle loro relazioni. “ Ci hanno detto: noi siamo la Chiesa!”.
Da una parte, la necessità di rendere più “cristologica” la prima parte dell’Instrumentum Laboris, considerata di stampo troppo sociologico. Dall’altra, la necessità di evangelizzare in ambito digitale, con richieste precise di “guide alla lettura”, brevi videomessaggi ai giovani, comunicazione efficace, ma anche di ripristinare la fiducia dopo lo scandalo degli abusi sessuali. Nel mezzo, il grande dibattito sulla definizione delle famiglie, con una domanda di fondo: si può considerare famiglia solo il modello tradizionale?