Al Sinodo 2018 si è parlato molto di accompagnare i giovani, di stare loro vicino, e anche di guardare ai giovani che sono in realtà fuori dalla Chiesa. Ma ci sono anche i giovani che hanno fede, ma non è quella cattolica. E su questo, i giovani del Medio Oriente hanno una “esperienza imbattibile”.
L’educazione è il primo impegno. Per la Chiesa del Myanmar, lì dove i cattolici sono minoranza e lì dove si vive una difficile transizione dalla dittatura militare, è importante educare i giovani, dare loro una opportunità. La Chiesa locale lo fa, guidata dal Cardinale Charles Bo, salesiano, che al Sinodo è stato uno dei presidenti delegati, e che ha accolto Papa Francesco in una storica visita in Myanmar. E il Cardinale offre ad ACI Stampa uno spaccato della situazione della sua terra.
Dopo aver celebrato la Messa conclusiva della XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, Papa Francesco ha recitato insieme ai fedeli l’Angelus domenicale.
Prima della conclusione della Messa presieduta dal Papa, è stata letta nella Basilica Vaticana la lettera che i Padri Sinodali hanno rivolto ai giovani di tutto il mondo.
Commentando il brano evangelico della guarigione del cieco Bartimeo, Papa Francesco - nell’omelia della Messa conclusiva della XV Assemblea Generale del Sinodo dei Vescovi - sottolinea un elemento tipico di Gesù, l’ascolto.
La seconda parte del Documento Finale sui “Giovani, la fede e il discernimento vocazionale” è quella interpretativa. Questa, basata sull’episodio dei discepoli di Emmaus, filo rosso del Documento intero, è intitolata “Si aprirono loro gli occhi” e fornisce alcune chiavi di lettura fondamentali del tema sinodale.
Papa Francesco ha concluso con il suo discorso a braccio i lavori della XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi dopo l’approvazione del Documento Finale che è stato votato in giornata articolo per articolo. Domani mattina la celebrazione della Messa in San Pietro che sarà presieduta dallo stesso Pontefice insieme ai Padri Sinodali.
“Condividiamo il tuo sogno: una Chiesa in uscita, aperta a tutti soprattutto ai più deboli, una Chiesa ospedale da campo. Siamo già parte attiva di questa Chiesa e vogliamo continuare a impegnarci concretamente per migliorare le nostre città e scuole, il mondo socio-politico e gli ambienti di lavoro, diffondendo una cultura della pace e della solidarietà e mettendo al centro i poveri, in cui si riconosce Gesù stesso”. Lo scrivono i giovani uditori presenti alla XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi nella lettera che ieri - durante un momento conviviale con il Pontefice e i Padri Sinodali - hanno letto e consegnato a Papa Francesco.
Domani mattina verrà letto in Aula il Documento Finale della XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi. Il testo sarà votato punto per punto e per l’approvazione è necessario almeno il sì dei due terzi. La maggioranza è calcolata sui presenti in Aula. I Padri Sinodali - in attesa di una conferma ufficiale - che hanno diritto di voto dovrebbero essere 263.
“Ogni giorno questi giovani cercano di organizzare la loro vita quotidiana in modo che il rapporto personale con Gesù sia al primo posto. Si obbligano a rialzarsi da ogni peccato nel sacramento di penitenza perché possano vivere con la grazia santificante nei cuori. Credono che l’astinenza prematrimoniale e la libertà dalle dipendenze indichino la strada verso l’amore vero e maturo. Tutto questo è possibile grazie alla preghiera quotidiana, alla vita sacramentale e al lavoro sistematico interiore”. È questo l’intento dei giovani “Cuori Puri” della Polonia che hanno inviato una lettera al Papa e ai Padri Sinodali.
Vero, c’è bisogno di una evangelizzazione digitale, di stare al passo con i tempi, di essere su tutte le piattaforme che permettono di evangelizzare 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Ma, soprattutto, c’è bisogno di parlare di santità, di senso del sacro, perché i giovani lo vogliono, lo cercano e lo desiderano. Lo spiega ad ACI Stampa il vescovo Darius Trijonis, ausiliare di Vilnius e responsabile della pastorale giovanile di Lituania.
La giornata di oggi resterà memorabile per i padri Sinodali che hanno partecipato e contribuito a questo Sinodo sui giovani. Sono partiti in 300 tra Padri sinodali, uditori e ragazzi per prendere parte al “Pellegrinaggio alla Tomba di San Pietro percorrendo la via Francigena” organizzato dal Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione.
Essere cristiani in Egitto è “considerato un onore”, che porta anche a scelte estreme, perché tra Gesù e un’altra scelta “si sceglie sempre Gesù”. Il Patriarca Ibrahim Isaac Sidrak dei copti cattolici in Egitto descrive così la fede nel suo Paese, che Papa Francesco ha visitato ad aprile 2017, con una visita anche all’università sunnita di al Azhar. Il Patriarca Sidrak ne parla con ACI Stampa a margine dei lavori del Sinodo sui giovani.
In centinaia tra giovani e Padri Sinodali sono giunti nella Basilica di San Pietro al termine del pellegrinaggio sinodale partito stamane da Monte Mario, attraverso la via Francigena. La manifestazione è stata organizzata dal Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione.
Piccolo regalo di Papa Francesco ai giovani uditori che stanno partecipando alla XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi.
Il nuovo Consiglio della Segreteria Generale del Sinodo, la lettera ai giovani e la discussione del documento finale hanno caratterizzato la giornata del Sinodo. Sabato si voterà il documento finale, e solo dopo il Papa deciderà se pubblicarlo, in che modo renderlo noto e soprattutto se questo sarà da considerare come una esortazione apostolica post-sinodale, cioè parte del Magistero pontificio.
Nella giornata di oggi i Padri Sinodali hanno discusso in particolar modo la bozza della lettera che accompagnerà il Documento Finale sul Sinodo dei giovani. La lettera sarà letta Domenica dopo la Messa. Stamani la 19.ma Congregazione generale ha visto la presentazione delle prime proposte di aggiunte ed emendamenti ad entrambi i testi.
Mezza giornata di lavoro intensa per i padri sinodali impegnati a leggere ed illustrare la prima bozza del Documento finale sul Sinodo dei giovani.
Giornata di pausa in vista dello sprint finale della XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi. Domani mattina si riprenderanno le assemblee e l’appuntamento è tra i più importanti: sarà letta ed illustrata infatti la prima bozza del Documento finale.
Una piccola pausa per i vescovi impegnati nei lavori del Sinodo sui giovani. Da domani si riprenderanno le Assemblee e inizierà il vero dibattito per la stesura e la pubblicazione del Documento finale, prevista sabato 27 Ottobre. Domani in particolare verrà presentato il progetto del documento, mercoledì i padri sinodali illustreranno le proposte di cambiamento, giovedì ci sarà il pellegrinaggio, venerdì un'altra assemblea e infine sabato la votazione e la pubblicazione del documento.