La beatificazione di Suor Leonella Sgorbati, lo scorso sabato, ha posto ancora una volta i riflettori sulla Chiesa di Somalia. Una Chiesa che conta molti martiri, come suor Leonella, in un Paese dove la Chiesa vive con difficoltà.
Una lettera per ribadire e prolungare l’eco dell’appello alla conversione dei mafiosi rivolto da papa Giovanni Paolo II nella Valle dei Templi di Agrigento. “I venticinque anni trascorsi da quell’evento non hanno usurato la sua valenza profetica, che le Chiese di Sicilia vogliono recuperare per proseguire nel loro impegno di annuncio del Vangelo dell’amore soprattutto là dove regna una cultura di morte”, dicono i presuli dell’Isola che hanno voluto ricordare quell’evento. Era il 9 maggio del 1993.
Oltre al decreto riguardante Giovanni Paolo I, Papa Francesco ha anche autorizzato la promulgazione dei decreti sul martirio del Servo di Dio Giovanni Brenner, Sacerdote diocesano; nato il 27 dicembre 1931 a Szombathely (Ungheria) e ucciso in odio alla Fede il 15 dicembre 1957 a Rabakethely (Ungheria) e della Serva di Dio Leonella Sgorbati (al secolo: Rosa), Suora professa dell’Istituto delle Missionarie della Consolata; nata il 9 dicembre 1940 a Rezzanello di Gazzola (Italia) e uccisa in odio alla Fede il 17 settembre 2006 a Mogadiscio (Somalia).