Definito dallo storico monsignor De Luca “il più santo dei napoletani ed il più napoletano dei santi” certamente, Alfonso de Liguori giganteggia nell'orizzonte spirituale della Chiesa.
La vita è un pellegrinaggio e nessuno sa dove lo conduce. Questa affermazione mai fu tanto vera come nella vita di Ignazio di Loyola.
Se passando tra le corsie di un ospedale si ascolta il dolore degli ammalati non si può non sentire, nel profondo del proprio animo, una forte solidarietà. Probabilmente nel cuore del giovane Antonio Maria Zaccaria dev'essere stata presente questa sensazione, in quella calda giornata del 1524 che lo spinse a lasciare la medicina per seguire la cura delle anime.
Piccolo di statura, magrissimo e con un filo di voce da cui tuttavia si sentiva la grandezza dell'amore di Dio. Questa è la descrizione di Giusppe Cafasso, lasciataci da chi lo ha conosciuto: un grande uomo soprannominato, nella Torino del 1800, “il santo della forca”. Questo appellativo gli era stato dato perchè frequentava le carceri nuove di Torino per cercare di convertire ed aiutare i condannati a morte.
All'interno della più famose agiografie San Luigi Gonzaga viene ritratto con la corona sotto il piede. Questo perchè il santo, nato nella nobile ed illustre casata dei Gonzaga, scelse di divenire religioso della compagnia di Gesù e rifiutò il trono in favore del fratello Rodolfo.
Una processione di francescani passa per Lisbona in una mattina del 1220 ed il canonico della cattedrale di Coimbra, don Fernando Martins de Bulhões lascia tutto e li segue divenendo francescano.
State buoni se potete il resto è vanità... Questa storica e celebre frase era pronunciata da Filippo Neri ai suoi ragazzi quando nei caldi ed assolati pomeriggi dell'estate romana giocavano fra loro e correvano nell'oratorio di Santa Maria in Vallicella.