“L’importanza dello studio della storia della Chiesa” è “una questione che vorrei che venisse presa in considerazione nella formazione dei nuovi presbiteri e anche di altri agenti pastorali”. Lo scrive il Papa nella lettera sul rinnovamento dello studio della storia della Chiesa pubblicata stamane, un testo in continuità con la lettera sulla importanza della letteratura nella formazione dello scorso mese di agosto.
Domenica 20 novembre, alle ore 15,30, presso la Sala multimediale della Biblioteca Statale di Farfa si terrà il Convegno "Il Racconto di Farfa. La narrazione dell'Imperiale Abbazia nel corso dei secoli". Un evento da ricordare perché "il primo nella storia dedicato agli studi storico-letterari che pongono al centro l'Abbazia di Farfa".
Un opera storica e d'archivio che giunge alla sua conclusine porta un dono alla Diocesi di Reggio Emilia-Guastalla”, finalmente giunta a conclusione.
Per scoprire le radici della Chiesa maronita, bisogna risalire al IV secolo circa, quando San Máron (Marone), un asceta Antiocheno amico di Giovanni Crisostomo, istituì sui monti del Tauro, non lontano da Cirro, antica città della Siria settentrionale, una comunità religiosa in un tempio pagano che trasformò in chiesa. La sua santa condotta di vita, la sua predicazione e i miracoli di guarigione a lui attribuiti, lo resero famoso già in vita. Ad attestare tale fama è il suo biografo, Teodoreto, vescovo di Cirro, che racconterà - infatti - di una lettera (datata 405) nella quale il grande arcivescovo di Costantinopoli Giovanni Crisostomo, di origine antiochena, chiedeva preghiere all’eremita Máron.
Il vostro è un “contributo prezioso anche per il modo con cui lo svolgete: dialogando e collaborando con gli storici e con le istituzioni accademiche, che desiderano studiare non soltanto la storia della Chiesa, ma più largamente la storia dell’umanità nel suo rapporto con il cristianesimo lungo due millenni”. Lo ha detto il Papa, stamane, ricevendo in udienza il Pontificio Comitato di Scienze Storiche .
La ricostruzione della chiesa di San Michele nel 1923 La svolta più importante per la riscoperta del Santo Sudario e la sua venerazione in tutto il mondo è stato il terremoto di Avezzano del 5 gennaio 1915 in piena prima guerra mondiale.
“La storia è certamente maestra di vita, ma che ha anche ben pochi allievi! La storia, studiata con passione, può e deve insegnare molto all’oggi, così disgregato e assetato di verità, di pace e di giustizia”. Papa Francesco saluta così i partecipanti al XVIII Convegno di studio dell’Associazione italiana dei Professori di Storia della Chiesa, che ha avuto luogo a Roma il 10 e l’11 gennaio scorsi, presso la Libera Università Maria Santissima Assunta, sul tema Attività, Ricerca, Divulgazione: la storia della Chiesa nel post-Concilio. Il Papa ha ricevuto i professori in Vaticano.
Un diario tardo-antico per raccontare, attraverso una vicenda personale, il cristianesimo delle origini è il racconto scritto nell’e-book ‘Paola, diario di una vergine votata prima di nascere’ (Premio Letterario Mario Luzi 2016) del prof. Innocenzo Mazzini, già ordinario di Storia della Lingua latina all’Università di Macerata.
Sono giunte direttamente dal passato, eppure per diverso tempo quasi dimenticate. Le 107 pergamene rinvenute nella Cattedrale di Aquino (diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo) e recentemente restaurate grazie al Circolo San Tommaso d’Aquino possono aprire nuovi squarci sulla storia del territorio, e raccontare qualcosa di nuovo di un’epoca sulla quale c’è pochissima documentazione.