“Statione decima, venerdì doppò la prima Domenica di Quadragesima, à Santi Apostoli”, scrive nel 1588 Pompeo Ugonio nella sua guida alle chiese dove Sisto V aveva appena risuscitato la celebrazione delle antiche “stazioni quaresimali”.
Secondo la tradizione, la chiesa di San Lorenzo in Panisperna è stata costruita sul luogo del martirio del diacono Lorenzo nel III secolo.
Per il mercoledì della prima settimana di quaresima, quando la stazione quaresimale si celebra a Santa Maria Maggiore, rileggiamo la famosa leggenda della nevicata miracolosa che portò alla costruzione della basilica, così come lo riferisce Pompeo Ugonio nella sua guida alle chiese delle stazioni quaresimali pubblicata nel 1588.
“Statione Settima: Chiesa di Santa Anastasia sotto il Monte Palatino”, indica Pompeo Ugonio nella sua guida del 1588 delle chiese delle stazioni quaresimali. Siamo al martedì della prima settimana di Quaresima.
Oggi i turisti visitano la chiesa di San Pietro in Vincoli soprattutto per vedere il monumento funeraro di Giulio II, scolpito da Michelangelo.
La prima domenica di Quaresima si torna alla cattedrale di Roma. Come ricorda lo storico Mariano Armellini nel suo volume sulle chiese di Roma “ l' ingresso principale del grande palazzo era innanzi alla cappella detta Sancta Sanctorum, ove per una magnifica scala coperta da grandioso portico si accedeva alla parete centrale dell' edifizio.
Il sabato dopo le Ceneri il cammino stazionale si ferma a Sant’Agostino in Campo Marzio. La chiesa ha preso il posto, anche nelle stazioni quaresimali, di un’altra dedicata a San Trifone, che non esiste più. La chiesa di San Trifone custodiva le reliquie dei santi Trifone, Agapito, Respicio e Ninfa.
Quando Pompeo Ugonio nel 1588 descrive la chiesa dei Santi Giovanni e Paolo al Celio, dove si celebra la “stazione quaresimale” il venerdì dopo le Ceneri, non sapeva che questa chiesa paleocristiana fosse stata costruita sopra le case romane con pitture pagane e cristiane.
La seconda delle stazioni quaresimali si celebra nella chiesa medievale di San Giorgio in Velabro ai piedi del Palatino.
Solo cinque giorni fa Papa Francesco ha dovuto rinunciare a celebrare il Mercoledì delle Ceneri a Santa Sabina sull’Aventino per problemi di “gonalgia”, mal di ginocchio.
Il Martedì della Settimana di Pasqua il percorso stazionale torna a San Paolo Fuori le Mura.
La liturgia stazionale ci porta in qusto Lunedì dell’ Angelo ancora a San Pietro in Vaticano. Si torna sulla tomba del Principe degli Apostoli per essere confermati nella fede che nasce dalla Resurrezione.
“In questo solennissimo giorno di Pasqua si celebra la Statione in questa chiesa della gloriosa Vergine”, cioè a Santa Maria Maggiore, spiega Pompeo Ugonio nella sua guida del 1588 alle stazioni quaresimali.
Quest’anno la liturgia stazionale il Sabato Santo arriva a San Giovanni in Laterano. Una basilica di cui si celebra la dedicazione ogni anno. La cattedrale di Roma è legata a Costantino, imperatore che per primo permise la libertà di culto.
Il Venerdì Santo, giorno dell’adorazione della Croce, è di nuovo stazione la basilica di Santa Croce in Gerusalemme, dove si conserva ciò che per la tradizione è una reliquia della vera Croce.
“Il Giovedì Santo a S. Giovanni Laterano”, scrive nel 1588 Pompeo Ugonio nella sua guida alle stazioni quaresimali. Secondo un’antica tradizione, questo giorno il Papa celebrava nella sua cattedrale.
La basilica paleocristiana di Santa Maria Maggiore è stazione quaresimale il mercoledì della Settimana Santa e di nuovo il giorno di Pasqua. Si può dire che la basilica è stata segnata dagli Anni Santi. Già nel primo Anno Santo del 1300, formalmente indetto solo il 22 febbraio 1300 quando era ormai già in corso, la basilica si presenta in una nuova veste spettacolare, preparata pochi anni prima da Papa Niccolò IV.
Martedì della Settimana Santa si arriva con il pellegrinaggio stazionale a Santa Prisca all’ Aventino. La parrocchia viene menzionata per la prima volta nel Sinodo romano del 499, ma è solo intorno al 1100 che viene costruita una basilica tradizionale.
E si arriva a Santa Prassede, di nuovo all’ Esquilino. La parrocchia è un “titulus”, che appare nelle fonti antiche già nel 491, ma la chiesa attuale viene costruita solo nel IX secolo da Papa Pasquale I (817-824). Pasquale decide di sostituire la vecchia chiesa con una nuova ”non lontano” dalla prima, ma della chiesa più antica si è persa ogni traccia.
Domenica delle Palme, quest’anno la liturgia stazionale ci porta a San Giovanni in Laterano. Come tutte le basiliche importanti di Roma, anche quella di S. Giovanni in Laterano è spesso stata trasformata in vista degli Anni Santi.