A Santa Maria Maggiore il pellegrinaggio stazionale si ferma tre volte. Un segno chiaro della grande devozione mariana del popolo di Roma.
Questa meta stazionale ci riporta alle pendici del Palatino nell'antico quartiere greco. Da molti anni la Pontificia Accademia Cultorum Martyrum (già Collegium) vi ripristinò la Messa dell'Aurora nel giorno della Natività del Signore a ricordare l'antichissima consuetudine del Papa, che qui interveniva, nelle primissime ore dell'alba, per celebrarvi la S. Messa. Il Pontefice poi vi si recava per la distribuzione delle ceneri nel primo giorno di quaresima e di qui partiva la processione per Santa Sabina.
La stazione del lunedì della prima settimana di Quaresima è San Pietro in Vincoli, che ha una storia antichissima. Fu fatta costruire nel 442 dalla imperatrice Eudossia per custodire le catene di San Pietro che la madre, la imperatrice Eudocia aveva avuto dal patriarca di Gerusalemme, durante il suo viaggio in Terra Santa insieme alle catene che legarono l’ Apostolo al Carcere Mamertino.
La basilica di S. Giovanni in Laterano, la cattedrale di Roma, è la "Stazione", che originariamente dava inizio alla Quaresima, "in capite jeiunii". Non aveva processione, perché era già la residenza del Papa che quindi non doveva spostarsi. Qui abitarono in fatti i Papi fino all'inizio del periodo avignonese (1304).
Il sabato dopo le Ceneri il cammino stazionale si ferma a Sant’ Agostino in Campo Marzio. Nel messale romano la stazione quaresimale è a S.Trifone, ma oggi la chiesa è quella rinascimentale-barocca di Sant'Agostino cara al cuore dei romani, perché è qui è venerata la Madonna del Parto.
Venerdì dopo le ceneri l’appuntamento stazionale è alla basilica dei Santi Giovanni e Paolo sul Celio. Costruita dal nobile Pammacchio, morto nel 410, amico di S. Girolamo, la grande basilica a tre navate sorge su un complesso di case romane che la tradizione associa ai martiri Giovanni e Paolo insieme a Crispo, Crispignano e Benedetta.
Il giovedì nella tradizione romana è stato sempre giorno festivo. Anche per questo la “stazione” del giovedì è stata decisa solo nell’ VIII secolo da Papa Gregorio II quando completò la serie di questi appuntamenti quaresimali.
Ogni anno all’approssimarsi dell’inizio della Quaresima, Roma si prepara a vivere la Liturgia Stazionale.
Il giovedì nell’ottava di Pasqua la “statio” ritorna alla chiesa dei Santi Apostoli. La chiesa attuale è stata realizzata nella prima metà del XVIII secolo da Carlo Fontana e Niccolò Michetti oltre tre metri sopra il livello della chiesa antica, costruita nel VI secolo.
La tappa odierna del pellegrinaggio arriva a pochi passi da Piazza Navona ed è dedicata a Sant’ Apollinare, primo Vescovo di Ravenna, consacrato Vescovo e inviato ad evangelizzare quella regione direttamente da San Pietro.
La stazione del sabato della terza settimana di Quaresima è a Santa Susanna alle Terme. L’origine del luogo di culto risale a Papa Gaio 283-295 fratello del presbitero Gabino che fece costruire una chiesa in onore della figlia Susanna martire.
Oggi il pellegrinaggio stazionale ci porta a San Sisto, detto vecchio perché è il più antico convento che abbiano a Roma i figli del Santo di Callaroca.
Inizia la Quaresima. E a Roma inizia a Santa Sabina all’ Aventino fin dai primi secoli della vita della Chiesa.