A pochi passi da Santa Maria Maggiore si arriva oggi a Santa Prassede. E’ una parrocchia, un “titulus”, che appare nelle fonti antiche già nel 491, ma la chiesa attuale viene costruita solo nel IX secolo da Papa Pasquale I (817-824). Pasquale decide di sostituire la vecchia chiesa con una nuova ”non lontano” dalla prima, ma della chiesa più antica si è persa ogni traccia.
Un tempo la Quaresima iniziava dalla basilica di San Giovanni, la cattedrale di Roma. Ora il pellegrinaggio stazionale torna più volte nella chiesa.
Dal centro di Roma si torna verso l’estero e si arriva vicino all’ Appia. San Giovanni a Porta Latina è una piccola chiesa del XII secolo che conserva l’abside di una chiesa molto più antica, forse del VI secolo, anche se la chiesa viene menzionata la prima volta nel 683. E’ il Sacramentario Gregoriano che a maggio riporta la festa di S. Giovanni “ante Portam Latinam”. Un’iscrizione nella navata ricorda la consacrazione della chiesa ricostruita nel 1191.
E’ Papa Simplicio che nella seconda metà del V secolo consacra la chiesa di Santo Stefano Rotondo. La venerazione di S. Stefano, il primo martire, si diffonde nel V secolo da quando nel 415 si pensa di aver ritrovato la sua tomba a Gerusalemme.
La chiesa di Sant’Apollinare alle Terme Neroniane Alessandrine si trova pochi metri a nord di Piazza Navona, accanto alla Pontificia Università della Santa Croce e di fronte al Museo Nazionale di Palazzo Altemps.
Il pellegrinaggio stazionale prosegue per la antica Via Lata, l’attuale Via del Corso. L’attuale chiesa di San Marcello al Corso, con ingresso da Via del Corso, viene ricostruita nel XVI secolo dopo il crollo della chiesa antica nel 1519. La ricostruzione viene completata nel 1595- La chiesa antica era orientata con l’ingresso verso est.
Nei messali più antichi appare, martedì della V settimana di Quaresima, una chiesa che non esiste più: S. Ciriaco alle terme. Il “titulus” di S. Ciriaco o di S. Quiriaco appare nei verbali dei Sinodi romani del V e VI secolo, e doveva trovarsi nella zona delle Terme di Diocleziano. Attualmente si celebra invece la stazione alla chiesa di S. Maria in Via Lata.
La chiesa di S. Crisogono in Trastevere è una basilica del XII secolo, costruita sopra un’altra del V secolo. Crisogono non è un martire romano ma un importante martire di Aquileia, che sarebbe stato ucciso durante la persecuzione di Diocleziano. La sua venerazione arriva a Roma almeno nel V secolo, e questa parrocchia o “titulus” in Trastevere è conosciuta sotto questo nome almeno dal 499.
S. Pietro in Vaticano è stazione tre volte: il sabato della prima settimana di Quaresima, la domenica della quinta settimana, e il Lunedì di Pasqua.
Dall’ Esquilino il pellegrinaggio stazionale arriva di nuovo alle pendici del Campidoglio a San Nicola in Carcere. Questa zona in pianura tra il Tevere il Campidoglio e il Palatino e fino all’ Aventino è stata sempre molto importante per la città di Roma. Si trovano resti di antiche abitazioni come nella zona di sant’ Omobono, di fronte agli attuali uffici dell’Anagrafe centrale di Roma.
Il pellegrinaggio stazionale arrva all' Esquilino alla chiesa di Sant' Eusebio. La chiesa viene menzionata per la prima volta già nel 474, all’epoca il martirologio ricordava al 4 agosto la festa di Eusebio, fondatore del “Titulus” (parrocchia) dallo stesso nome. Un po’ più tardi, nel VI secolo, si raccontava che la chiesa era stata ricavata dal presbitero Eusebio nella sua casa. Eusebio sarebbe morto martire, morto di fame in casa sua, per la sua opposizione all’arianesimo sotto l’imperatore ariano Costanzo II (337-361).
La basilica di S. Martino ai Monti è una chiesa carolingia costruita da Papa Sergio II (844-847), ma un edificio romano accanto alla chiesa è stato decorato con pitture cristiane nel VI secolo e le fonti antiche menzionano la chiesa già sotto Costantino all’inizio del IV secolo. Per molto tempo si pensava anche che l’edificio romano accanto alla chiesa fosse un luogo di culto cristiano dove i cristiani si riunivano durante le persecuzioni nel III secolo.
La basilica di S. Paolo fuori le mura fu costruita nel IV secolo lungo la Via Ostiense, dove già alla fine del II secolo una lettera del prete Gaio affermava che si venerasse la tomba dell’Apostolo Paolo, così come si venerava la tomba di Pietro in Vaticano. La è stata quasi tutta ricostruita dopo un devastante incendio nel 1823. Della basilica del IV secolo rimane il transetto, mentre le cinque navate furono ricostruite.
Il pellegrinaggio stazionale di oggi si ferma a San Lorenzo in Damaso. La chiesa che vediamo si fonda sulla casa paterna di Damaso che fu Papa dal 366 al 384. Il padre era uno scrittore, lettore, diacono, sacerdote della Chiesa di Roma. La madre Lorenza come San Lorenzo era di origine spagnola. Visse con altri parenti e morì quasi centenaria. La sorella Irene si consacrò a Dio.
All’inizio della IV settimana di Quaresima si arriva al Celio. Nella La basilica dei Santi Quattro Coronati è da secoli il centro di un importante monastero di monache agostiniane. La chiesa è conosciuta con questo nome dal 595.
La basilica di Santa Croce in Gerusalemme è stazione quaresimale due volte, la domenica della quarta settimana e il Venerdì Santo. La basilica conserva da sempre resti creduti della Santa Croce e degli strumenti della Passione. Per la tradizione si tratta di reliquie portate a Roma nel 326 da Elena, la madre di Costantino.
Chiesa barocca quella di Santa Maria della Vittoria dove oggi fa sosta il cammino stazionale, ma con una storia particolare perché fu costruita nell' area e nel luogo di un' antica edicola dedicata a San Paolo.
La statio di oggi è in pieno centro di Roma. La matrona Lucina abitava nella casa dove ora sorge questa chiesa che ospitò quasi certamente il Pontefice Marcello nell'anno 308.
Si arriva oggi sulla Via Sacra della antica Roma, quella che portava al Campidoglio e che veniva percorsa dagli ospiti di riguardo. In questo giovedì San Gregorio Magno indicava la "mezza quaresima" e invitava i fedeli a venerare i due santi martiri e medici bizantini che gratuitamente curavano i poveri.
La chiesa dei santi Nereo ed Achilleo alle Terme di Caracalla è una chiesa carolingia, costruita da Papa Leone III all’inizio del IX secolo. La chiesa carolingia ha sostituito un’altra chiesa dedicata ai due martiri della catacomba di Domitilla, ma non si conoscono tracce della chiesa più antica.