Il venerdì della terza settima di Quaresima il pellegrinaggio stazionale arriva al centro antico di Roma nella chiesa di San Lorenzo in Lucina. La matrona Lucina abitava nella casa dove ora sorge questa chiesa che ospitò quasi certamente il Pontefice Marcello nell'anno 308.
Quanto mai interessante oggi la sosta del pellegrinaggio stazionale. Si arriva oggi sulla Via Sacra della antica Roma, quella che portava al Campidoglio e che veniva percorsa dagli ospiti di riguardo. La chiesa è quella dedicata ai santi medici gemelli Cosma e Damiano.
Il mercoledì della III settimana di Quaresima la tradizione del pellegrinaggio stazionale porta a San Sisto vecchio.
Siamo arrivati al martedì della terza settimana di Quaresima e il pellegrinaggio stazionale che quest’anno si fa solo virtualmente arriva a Santa Pudenziana.
La “statio” di San Marco al Campidoglio ci riporta al centro di Roma. Nella basilica ci troviamo, come scriveva il Cardinale Schuster in un santuario orientale nel cuore di Roma con Marco da una parte fondatore del seggio patriarcale d'Alessandria e i persiani Abdon e Semnen dall'altra. La basilica di S. Marco in Piazza Venezia si trova inglobata nel Palazzo di Venezia.
A San Lorenzo furi le Mura il pellegrinaggio stazionale si ferma due volte. La prima è la III domenica di Quaresima.
Proseguiamo il nostro pellegrinaggio virtuale nella liturgia stazionale di questa particolarissima Quaresima si arriva all’incrocio tra via Merulana e via Labicana. La sosta si ferma davanti ad una chiesa che oggi ha un elegante aspetto settecentesco.
La liturgia stazionale ci porta nel nostro pellegrinaggio virtuale a San Vitale in Fovea.
Si rimane a Trastevere per la “statio” di oggi e si arriva alla bellissima e famosa Santa Maria in Trastevere, una delle chiese più antiche di Roma, perché fu fondata già da Papa Giulio (337-352) “trans Tiberim”. La basilica del IV secolo doveva essere molto grande, ma si conserva solo parte dell’abside in una cripta sotto la basilica attuale.
La giovane martire Cecilia è lì, nella riproduzione in marmo di Stefano Maderno, sotto l’altare della basilica che porta il suo nome e che è la “statio” del mercoledì della seconda settimana di Quaresima. Nel vecchio rione romano di Trastevere appare la superba visione della basilica di Santa Cecilia.
Anche quest’anno il pellegrinando stazionale di Roma ci porta a San Saba all Aventino. Lo facciamo virtualmente.
Inizia la seconda settimana di Quaresima e l’itinerario stazionale arriva a San Clemente alle pendici del colle Celio. Qui infatti riposa il corpo che secondo la lista ordinaria fu il quarto Papa dopo Pietro, Lino e Cleto.
La Seconda domenica di Quaresima si arriva a Santa Maria in Domnica. Una stazione inserita tardi nel cammino stazionale solo nel IX-X secolo per ricordare una abitudine che vuole che in questa domenica, un tempo, non si celebrasse la stazione poiché i fedeli erano stanchi della lunga veglia, del digiuno, e delle funzioni solenni celebrate in San Pietro il sabato precedente.
S. Pietro in Vaticano è stazione due volte: il sabato della prima settimana di Quaresima, e il Lunedì di Pasqua.
Il venerdì della prima settimana di Quaresima il pellegrinaggio stazionale si ferma alla basilica dei Santi XII Appstoli. Anticamante era anche un giorno legato alla preparazione degli ordinandi, gli “scrutini”. E per questo servivano chiese spaziose. Così come è appunto Santi XII Apostoli.
La "statio" di oggi è dedicata a San Lorenzo, il dicono romano tra i santi più venerati nella città vittima delle persecuzioni di Valentianiano Dall’ Esquilino ci si spsota al Viminale in questo giovedì alla chiesa di San Lorenzo in Panisperna.
A Santa Maria Maggiore il pellegrinaggio stazionale si ferma tre volte. Un segno chiaro della grande devozione mariana del popolo di Roma.
Questa meta stazionale ci riporta alle pendici del Palatino nell'antico quartiere greco
La stazione del lunedì della prima settimana di Quaresima è San Pietro in Vincoli, che ha una storia antichissima.
La basilica di S. Giovanni in Laterano, la cattedrale di Roma, è la "Stazione", che originariamente dava inizio alla Quaresima, "in capite jeiunii". Non aveva processione, perché era già la residenza del Papa che quindi non doveva spostarsi. Qui abitarono in fatti i Papi fino all'inizio del periodo avignonese (1304).