La stazione della III domenica di Quaresima ci porta lontano dal centro antico, a San Lorenzo fuori le mura.
All’incrocio tra via Merulana e via Labicana, la sosta stazionale di oggi si ferma davanti ad una chiesa che oggi ha un elegante aspetto settecentesco. I corpi dei Santi Marcellino e Pietro, cui la chiesa è dedicata, non sono mai stati qui, ma sono custoditi nelle catacombe che portano il loro nome.
A vederla ora sembra quasi una chiesa sotterranea. San Vitale è molto al di sotto del piano stradale, ma una volta Roma era lì. Una tradizione racconta che chiesa sia stata costruita con la vendita dei gioielli donati dalla matrona Vestina il primo nome del “Titolo” in onore dei Ss. Martiri Gervasio e Protasio, di cui S. Ambrogio aveva trovato i resti a Milano suscitando tanta devozione anche a Roma.
La basilica di Santa Maria in Trastevere dove oggi si ferma il cammino stazionale è una delle parrocchie più antiche di Roma.
La giovane martire Cecilia è lì, nella riproduzione in marmo di Stefano Maderno, sotto l’altare della basilica che porta il suo nome e che è la “statio” del mercoledì della seconda settimana di Quaresima. Nel vecchio rione romano di Trastevere appare la superba visione della basilica di Santa Cecilia.
“La parrocchia di san Saba a Roma vuole camminare ogni giorno come un pellegrino. La vita di Ignazio di Loyola, fondatore della Compagnia di Gesù, è mossa da questa attitudine: egli stesso nella sua Autobiografia si definisce “il pellegrino”.”
Secondo un’antichissima tradizione, il lunedì della seconda settimana di Quaresima la stazione quaresimale si celebra nella chiesa di San Clemente, vicino al Colosseo, che è dedicata a quel Clemente che secondo la tradizione era il primo successore di San Pietro. Già alla fine del IV secolo, San Girolamo scrive che “una chiesa a Roma custodisce ancora oggi il suo nome.”
La Seconda domenica di Quaresima si arriva a Santa Maria in Domnica.
Sabato della prima settimana di Quaresima si ritorna San Pietro, quest’anno dopo l’inizio della Quaresina con la celebrazione delle Ceneri.
La basilica dei Santi XII Apostoli è meta del pellegrinaggio staziona per bene due volte
Si arriva oggi a San Lorenzo in Panisperna chiesa che oggi ha aspetto rinascimentale ma che ha la sua origine nel III- IV secolo.
“Questo pomeriggio, poco dopo le 16:00, Papa Francesco ha lasciato il Vaticano in forma privata e si è recato in visita alla Basilica di Santa Maria Maggiore, per rivolgere una preghiera alla Vergine, Salus populi Romani, la cui icona è lì custodita e venerata”.
La tappa del cammino stazionale di oggi ci porta alla Basilica di Sant’ Anastasia al Palatino. La chiesa dallo scorso settembre è stata affidata dalla Diocesi di Roma ai fedeli di rito siro-malabarese, a Roma sono 7000 tutti di provenienza del Kerala.
Prima settimana di Quaresima si inizia a Colle Oppio, a San Pietro in Vincoli. La chiesa è famosa perché custodisce delle reliquie molto speciali: la catene di San Pietro. A costruirla fu Eudossia moglie dell’imperatore Valentiniano III per custodirle.
Oggi il cammino stazionale si ferma nella cattedrale di Roma l’Arcibasilica del SS.mo Salvatore e dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista, conosciuto semplicemente come San Giovanni in Laterano.
Il sabato dopo le ceneri a Roma la liturgia stazionale si ferma a Sant’ Agostino in Campo Marzio. La chiesa è gestita dagli agostiniani e custodisce le spoglie di Santa Monica, madre di Agostino dal 1430 quando furono traslate da Ostia.
La chiesa dei Santi Giovanni e Paolo al Celio oggi è conosciuta soprattutto per la celebrazione di matrimoni. Di fatto è la Curia dei Padri Passionisti ed è costruita su una antica casa romana che divenne una “Domus ecclesiae”.
La chiesa di S.Giorgio in Velabro sorge nell'area che la tradizione assegna al ritrovamento di Romolo e Remo da parte della "lupa".
La penitenza quaresimale non deve essere soltanto interna e individuale, ma deve acquistare dimensione esterna e sociale spiega la Sacrosanctum concilium, la costituzione del Concilio vaticano II dedicata alla liturgia.
Anche in questo 2020 così particolare siamo arrivati al termo del pellegrinaggio stazionale. Si giunge alla Basilica martiriale di san Pancrazio sulla via Aurelia per il rinnovo delle promesse battesimali.