Quando nel 1979 San Giovanni Paolo II tornò per la prima volta in Polonia da Papa, padre Jerzy Popieluszko era sacerdote da sette anni. Ma fu quella visita, il modo di fare di quel Papa che veniva dalla sua terra, il suo modo di non parlare mai contro qualcuno ma di stare vicino al popolo, che ispirò lui, come tanti. E che lo potò al martirio.
Era il cappellano di Solidarnosc, le sue “Messe per la patria e per chi le causa sofferenza” colpivano al cuore, non si è mai nascosto, ma ha sempre proclamato il Vangelo, anche quando farlo significava andare incontro al martirio. E da martire è morto padre Jerzy Popieluszko, il 19 ottobre 1984, all’età di 37 anni, rapito, torturato, ucciso e gettato nella Vistola da tre funzionari del Partito Comunista Polacco.
Solidarnosc compie 40 anni. Ed è per questo che Papa Francesco li incontra in una udienza particolare, prima dell’udienza generale, sottolineando loro che “la sincera ricerca che persone e gruppi compiono per trovare il bene la verità e la giustizia è sempre accompagnato dalla presenza di Dio”.
Nel 1775 l'astronomo reale polacco Szymon Antoni Sobiekrajski pubblicò un rapporto in cui dichiarava che il centro geografico dell'Europa era situato nella piccola cittadina polacca di provincia, Suchowola, nel nord-est della Polonia, non lontano dalla frontiera con la Bielorussia. Una zona rurale con le colline amene coperte di campi e boschi.