Cristo “non è re come gli altri, ma è Re per gli altri” dice Papa Francesco ai fedeli in Piazza San Pietro prima delle preghiera dell’ Angelus a mezzogiorno.
Sognatori e liberi, così Papa Francesco vuole i giovani che oggi celebrano, nella Solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo, la XXXVI Giornata Mondiale della Gioventù, sul tema: “Alzati! Ti costituisco testimone di quel che hai visto” (cfr At 26,16).
In questa ultima domenica dell’Anno Liturgico la Chiesa celebra la solennità di Cristo Re dell’Universo. I segni della regalità di Cristo appaiono difficili da individuare nel nostro mondo. Anzi la storia, più che rivelare, nasconde questa prerogativa del Signore. Per comprendere il significato di questa festa vengono in nostro soccorso i testi della santa Messa di oggi, in modo particolare il Prefazio. In esso il Regno di Cristo ci viene descritto come regno eterno e universale, regno di verità e di vita, regno di santità e di grazia, regno di giustizia, di amore e di pace.
La messa domemicale Papa Francesco l'ha celebrata nella città di Nagasaki il Papa la dice nello stadio di Baseball subito dopo il pranzo in arcivescovado.
La solennità di Cristo Re dell’universo. E’ il centro di quest’ultima domenica dell’Anno Liturgico e dell’Angelus odierno di Papa Francesco, in Piazza San Pietro. “La sua è una regalità di guida, di servizio, e anche una regalità che alla fine dei tempi si affermerà come giudizio”, commenta il Pontefice.