Per la prima volta, la comunità cattolica di rito latino di Sofia ha un vescovo ausiliare che risiede nella capitale bulgara. Rumen Stanev è stato ordinato vescovo lo scorso 17 gennaio, in quella che è stata la prima ordinazione episcopale di Bulgaria dal 1988. L’ordinazione è stata celebrata Georgi Iovchev, vescovo della diocesi di Sofia e Filippopoli, in bulgaro Plovidv. Ed è proprio a Plovdiv che risiede il vescovo, la cui sede è nella cattedrale di San Luigi. A Sofia, c’è la concattedrale di San Giuseppe, ma non c’era mai stato un vescovo residente.
La novena della Divina Misericordia contro il coronavirus. Le Suore Eucaristine di Sofia, in Bulgaria, hanno chiesto a tutti di unirsi a loro nel pregare la Novena della Divina Misericordia e chiedere con la preghiera la fine della pandemia.
Addetti stampa e Portavoce delle Conferenze episcopali d’Europa si sono riuniti a Sofia la scorsa settimana invitati da Christo Proykov, Presidente della Conferenza Episcopale Interrituale della Bulgaria ed Esarca Apostolico di Sofia.
C’è una legge in Bulgaria che rischia di mettere a repentaglio la libertà religiosa. È stata proposta come un emendamento al cosiddetto “Atto delle Denominazioni”, conosciuto anche come “legge sulle Confessioni Religiose, ed è di marca tutta socialista: il primo a presentarla è stato il parlamentare socialista Georgi Kadiev, quindi dall’intero partito socialista.
Un viaggio nei paesi balcanici che in questi meso stanno affrontando l’arrivo di migranti dal Medio Oriente, un viaggio nei paesi a maggioranza ortodossa dove l’ateismo comunista ha cancellato la dignità dell’uomo e dove, più di 20 anni dopo ancora i cattolici pagano le conseguenze di quel periodo.