Tra le nazioni che si candidano ad ospitare un incontro ecumenico di Papa Francesco è entrata ultimamente anche la Slovenia, che a Koper (Capodistria) vedrà riunirsi il 17- 18 giugno partecipanti di varie confessioni cristiane, e che vorrebbe avere anche la presenza del Papa, almeno per una giornata, per tenere un discorso e magari – come è successo in Kazakhstan – perché poi il Papa abbia un bilaterale ecumenico con una serie di capi religiosi dell’area, cui la Santa Sede da tempo guarda con interesse.
Tre giorni in Slovenia, per partecipare al Bled Strategic Forum (definita da alcuni una sorta di Davos regionale) e per rafforzare i rapporti bilaterali.
Papa Francesco ha ricevuto stamattina il Presidente della Repubblica di Slovenia, Borut Pahor nel Palazzo Apostolico. Venticinque minuti di incontro privato, senza interprete, in lingua italiana. Il Presidente ha raggiunto il Palazzo Apostolico con il suo staff.
“Non si diventa sacerdoti per “amministrare” o per “gestire”, né per un tornaconto personale, bensì per dispensare la vita soprannaturale, che viene da Dio solo; ecco la ricchezza della vocazione sacerdotale. Il sacerdote custodisce i fedeli che gli sono affidati, li mantiene in salute nella fede e, nel contempo, non si stanca di uscire a cercare le altre pecore, quelle che per le più diverse ragioni si sono allontanate”.
Il Papa ha ricevuto stamane il nuovo ambasciatore della Slovenia, Tomaž Kunstelj