Nel 1224, il vescovo Jakb I di Nitra fondò un piccolo monastero sul luogo dove, nel 1034, era morto il santo eremita benedetto. Quel monastero è conosciuto oggi come Velka Skalka, la “grande roccia”, e si trova vicino a Trencin. Il 7 aprile ha visto il grande pellegrinaggio diocesano per la Misericordia di Dio, che hanno dato il via ai festeggiamenti per gli 800 anni della fondazione del monastero.
Agenda piena, per il Cardinale Pietro Parolin, che è stato in Sud Sudan per portare avanti i colloqui di pace dopo aver visitato l’Angola ed aver ordinato lì il primo nunzio proveniente dal Paese. A settembre, dopo il viaggio di Papa Francesco in Mongolia, il Cardinale Parolin è anche atteso in Slovacchia. Dall’Iran, invece, arriva la richiesta al Papa perché lanci una alleanza per evitare la profanazione del Corano. Proseguono, in Nicaragua, gli attacchi contro la Chiesa cattolica: è stata confiscata anche la prestigiosa università dei gesuiti.
Una croce slovacca, con le sue tipiche due barre trasversali, è il simbolo dell’Anno della Cultura Cristiana programmato per il 2023 / 2024 e dedicato ai Santi Cirillo e Metodio, apostoli di Oriente e ispirazione per il presente.
Papa Francesco stamane ha ricevuto la Presidente della Repubblica Slovacca, Zuzana Čaputová. Il colloquio privato è durato circa mezz’ora.
Dopo la tappa in Ungheria, per concludere il 52° Congresso Eucaristico Internazionale, il Papa – domenica pomeriggio – si sposterà in Slovacchia dove si fermerà fino a mercoeldì 15 settembre.
Se Pio XI proclamò nel 1927 la Madonna dei Sette Dolori patrona della Slovacchia, lo si deve a un santuario mariano in quella che è la più giovane città di Slovacchia, Sastin, dove c’è una immagine della Vergine che ha attirato pellegrini illustri, come Madre Teresa di Calcutta, santi come Giovanni Paolo II e che ospiterà nel prossimo settembre anche Papa Francesco. Un segno, quello della Vergine, che ha un peso particolare nella storia slovacca, tanto che anche durante il comunismo, quando i pellegrinaggi erano scoraggiati con ogni mezzo, gli slovacchi arrivavano al santuario immancabilmente per il 15 settembre, festa della Madonna Addolorata, per rendere omaggio alla loro patrona.
Papa Francesco ha ricevuto stamane la Presidente dellaa Repubblica Slovacca, Zuzana Čaputová. Ne ha dato notizia un comunicato della Sala Stampa della Santa Sede.
Zuzana Caputova, la presidente della Slovacchia, avrebbe dovuto avere una udienza con Papa Francesco all’inizio di giugno. Ed è probabile che la conversazione tra i due avrebbe anche toccato un pezzo di storia della Slovacchia che non va dimenticato: la cosiddetta “notte barbarica”, il brutale attacco del governo comunista ai monasteri nella notte tra il 13 e il 14 aprile 1950: ne furono distrutti 76, lasciando per strada 1200 monaci. L’operazione di distruzione proseguì con un processo che metteva sotto accusa i dirigenti della chiesa e li incarcerava. Per questo, il 13 aprile in Slovacchia è “la giornata dei perseguitati ingiustamente”.
Papa Francesco ha ricevuto stamane in udienza il Primo Ministro slovacco, Pellegrini. Al termine dell’incontro il capo del governo di Bratislava si è recato dal Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato.
Un vero inno alla ricchezza della diversità dei riti nella Chiesa cattolica. Papa Francesco lo ha fatto ricevendo i pellegrini della comunità Greco-Cattolica in Slovacchia, una “espressione della bellezza della varietà delle forme della vita ecclesiale, di quella varietà che «non solo non nuoce all’unità della Chiesa, ma anzi la manifesta»”.
Dal 21 al 23 settembre, il Cardinale Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, si è recato in Slovacchia, per le celebrazioni giubilari per i 200 anni dell'Eparchia di Presov, da dieci sede della Metropolia sui iuris greco-cattolica slovacca.
Un altro figlio di Don Bosco ad un passo dal riconoscimento della santità. Sarà presto beato, infatti, Don Tito Zeman, sacerdote salesiano slovacco, ucciso in odio alla Fede dal regime comunista cecoslovacco: uno dei più feroci sistemi anticristiani dell'Europa Orientale. Correva l'anno 1969.
Piangiamo un “generoso pastore che nel suo lungo ministero ecclesiale si è dimostrato impavido testimone del Vangelo e strenuo difensore della fede cristiana e dei diritti della persona umana”. Sono le parole del Papa nel telegramma di cordoglio per la morte, avvenuta sabato mattina, del Cardinale slovacco Ján Chryzostom Korec, vescovo emerito di Nitra.