La croce del Millenio che sovrasta la città di Skopje è il segno che quella terra fu evangelizzata da San Paolo, che vi passò 2000 anni fa. Nel suo passaggio a Skopje il 7 maggio 2019, Papa Francesco non è arrivato fin sulla croce del Millennio, ma ha fatto riferimento ai duemila anni di storia cristiana del Paese. La stessa storia che ha ricordato il vescovo Kiro Stojanov, di Skopje, in una Messa celebrata il 7 maggio scorso per celebrare il primo anniversario della visita di Papa Francesco.
Quando si arriva a Skopje, c’è una croce che domina la città. È la Croce del Millennio, che con i suoi 66 metri è una delle croci cristiane più alte del mondo, e fu costruita come un memoriale per 2000 anni di cristianesimo a Skopje e per ricordare il passaggio di San Paolo nella regione. Ed è salendo su quella montagna, a circa 15 chilometri dalla capitale della macedonia del Nord, che il vescovo Kiro Stojanov lo scorso 20 marzo ha benedetto la città con le reliquie di Madre Teresa.
La visita al Memoriale di Madre Teresa e l’incontro con i poveri sono senza dubbio gli eventi più attesi per i cattolici in Macedonia del Nord. Papa Francesco recita una lunga preghiera per la Santa dei poveri, perché “lei ha saputo fare del bene ai più bisognosi, poiché ha riconosciuto in ogni uomo e donna il volto del tuo Figlio”.
Un viaggio nei paesi balcanici che in questi meso stanno affrontando l’arrivo di migranti dal Medio Oriente, un viaggio nei paesi a maggioranza ortodossa dove l’ateismo comunista ha cancellato la dignità dell’uomo e dove, più di 20 anni dopo ancora i cattolici pagano le conseguenze di quel periodo.