Il Sovrano Militare Ordine di Malta ricorda il decimo anniversario dell’inizio della guerra in Siria.
Prima di concludere la celebrazione eucaristica e recitare l’Angelus, il Papa - da Bari dove si trova per la conclusione del Meeting Mediterraneo, frontiera di pace” - ha lanciato un nuovo appello per la situazione nel nord-ovest della Siria dove - ha detto - “si consuma un’immane tragedia”.
Durante l'Udienza Generale di oggi Papa Francesco chiede a tutti i fedeli presenti una preghiera e un momento di silenzio per due popolazioni messe a dura prova in questi tempi, la Siria e la Cina.
La Siria è una terra difficile per i cristiani. E ancora di molti sacerdoti rapiti non si sa il destino. Uno di loro però dopo quattro mesi e venti giorni di detenzione ha deciso di rendere al mondo la sia testimonianza.
"La guerra in Siria non è ancora finita. E la presenza dell’ISIS si fa ancora sentire". Così dichiara, al telefono con Aiuto alla Chiesa che Soffre, monsignor Boutros Marayati, arcivescovo armeno-cattolico di Aleppo dopo il tragico attacco che ieri è costato la vita a padre Ibrahim Hanna (chiamato Hovsep), parroco armeno-cattolico di San Giuseppe a Qamishli.
"Almeno trecento cristiani hanno lasciato le città di Ras al-Ain, Derbasiyah, Tall Tamr ed una parte di al-Malikiyah e temiamo che se gli scontri proseguiranno, un esodo perfino maggiore di fedeli potrebbe interessare anche Qamishli, dove attualmente vivono 2300 famiglie cristiane". È il racconto disperato ad Aiuto alla Chiesa che Soffre di monsignor Nidal Thomas, rappresentante episcopale della Chiesa caldea ad Hassaké.
Tre storie, tre protagonisti da Maaloula, Homs e Aleppo, città martiri del conflitto in Siria. E, soprattutto, la necessità di portare aiuto ad una nazione e una popolazione stremata da otto anni di conflitto. Aiuto alla Chiesa che Soffre, sezione italiana, è stata in Siria con l’arcivescovo di Milano Mario Delpini. L’obiettivo è quello di aiutare i cristiani a rimanere in Siria. Una possibilità non semplice.
Porterà anche la sua recente esperienza in Siria, il Cardinale Angelo Bagnasco, durante il Consiglio Permanente della Conferenza Episcopale Italiana, in programma dal 23 al 25 settembre. Lo farà per mantenere la promessa di raccontare ciò che ha visto, fatta alle persone che ha visitato. E lo farà per portare il ringraziamento della popolazione alla Conferenza Episcopale Italiana, che ha contribuito a molti progetti.
Nello stesso giorno in cui nelle parrocchie siriane vengono distribuiti i seimila rosari benedetti da Papa Francesco lo scorso 15 agosto, il Pontefice benedice l’icona della “Beata Vergine Maria Addolorata, consolatrice dei siriani”.
“Maria ci dimostra che, se vogliamo che la nostra vita sia felice, al primo posto va messo Dio, perché Lui solo è grande”.
La lettera inviata da Papa Francesco al presidente siriano Assad per tramite del Cardinale Peter Turkson ha causato reazioni miste. Da una parte c’è l’apprezzamento per l’apertura di un canale politico-diplomatico, dall’altra c’è la necessità di meglio definire la magmatica situazione siriana, e in particolare quello che sta succedendo ad Idlib. Il Cardinale Parolin, segretario di Stato vaticano, ha chiarito alcuni aspetti della posizione della Santa Sede.
Aiuto alla Chiesa che Soffre accoglie con gioia la notizia dell’incontro di questa mattina a Damasco tra il Cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson, Prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, accompagnato dal nunzio apostolico in Siria, il cardinale Mario Zenari, con Bashar Hafez al-Assad. Come informa la Santa Sede, durante l’incontro, il cardinal Turkson ha consegnato al presidente siriano una lettera del Santo Padre, "che esprime la profonda preoccupazione di Sua Santità Papa Francesco per la situazione umanitaria in Siria, con particolare riferimento alle condizioni drammatiche della popolazione civile ad Idlib".
Papa Francesco esprime la sua "profonda preoccupazione per la situazione umanitaria in Siria, con particolare riferimento alle condizioni drammatiche della popolazione civile ad Idlib". Il Pontefice lo fa con una lettera consegnata al Capo dello Stato della Siria, il Presidente Bashar Hafez al-Assad.
“Nulla più del martirio può segnare il modo proprio del cristiano di partecipare alla storia di salvezza dell'umanità” . Francesco risponde con una lettera a Padre Hanna e a Padre Louai, due francescani che lo hanno reso partecipe della loro testimonianza “nell’amata e martoriata” terra siriana.
Ieri a Pompei si è celebrata la tradizionale Supplica in occasione della festa della Madonna del Rosario. A celebrare la Messa solenne è stato chiamato il Cardinale Mario Zenari, Nunzio Apostolico in Siria.
250 euro permetteranno ad un bambino dell’asilo Um Al-Noor di Aleppo di andare a scuola per un anno intero e 600 euro consentiranno di formare al lavoro un disabile nella cooperativa L’Arco di Damasco. 25 euro al mese garantiranno aiuti alimentari ad una famiglia di Laodicea (Lataquia) e 125 euro finanzieranno un intervento chirurgico vitale ad un rifugiato della Valle dei cristiani.
“Il Papa continuerà a ripetere i suoi appelli perché noi siamo convinti che solo se si sceglie la strada del dialogo e del negoziato si potrà arrivare a una soluzione pacifica e duratura”. Lo ha detto il Cardinale Pietro Parolin in occasione dell’apertura, all’Urbaniana, della riunione sulla crisi umanitaria irachena e siriana
Oltre 50 organismi di carità cattolici, rappresentanti degli episcopati locali e delle Istituzioni ecclesiali e Congregazioni religiose che operano in Siria, Iraq e nei Paesi limitrofi, i Nunzi Apostolici in Siria, Iraq, Libano e Turchia parteciperanno alla riunione convocata presso la Pontificia Università Urbaniana in Roma dal Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale. I lavori si svolgeranno il 13 e 14 settembre.
“La notte di Aleppo non è finita, ma il fuoco non si è spento sotto la cenere e la morte non ha l’ultima parola”. Così Padre Ibrahim, frate francescano e parroco ad Aleppo, racconta la situazione odierna in Siria. Perché ci sono le case da ricostruire, le chiese e le moschee, ma a dover essere ricostruita è soprattutto la persona. Dopo il grande successo del suo ultimo libro “Un istante prima dell’alba” che racconta come in un diario, giorno dopo giorno, le cronache di guerra, Padre Ibrahim torna a Roma per presentare un altro volume sempre sulla Siria: “Viene il mattino”. ACI Stampa ha raggiunto il francescano presso la Delegazione della Custodia della Terra Santa a Roma:
Papa Francesco si è recato nel pomeriggio in pellegrinaggio al Santuario della Madonna del Divino Amore per l’inizio del Mese Mariano. Il Papa ha presieduto la recita del Rosario dinanzi alla immagine della Madonna del Miracolo. Francesco ha offerto il Rosario per la pace nella “martoriata Siria” e nel mondo.