a Chiesa sinodale: una comunità il cui primato è nel dono dello Spirito
È un documento che alla fine consta di 155 paragrafi (tre in più della primissima stesura), diviso in cinque parti e che fungerà esso stesso da esortazione post-sinodale. Ma il documento finale del Sinodo non è solo un “inno alla sinodalità” secondo Papa Francesco. Mostra che ci sono profonde spaccature su alcuni temi, in primis sul ruolo delle donne, ma anche sulla funzione delle conferenze episcopali. Lancia l’idea di un cambiamento di mentalità e di una forma rinnovata del ministero del vescovo di Roma, senza specificare quale. È il segno, in fondo, di una Chiesa in stato di Sinodo permanente. Con, forse, più Concili particolari (è una proposta) e un Consiglio di Patriarchi e arcivescovi maggiori presieduto dal Papa (tema che viene dal dialogo con le Chiese orientali).
Pratichiamo l'ascolto.
Manca poco al termine della sessione sinodale, dei temi dei modi che sono stati consegnati si sa poco, ma c'è sempre qualche piccola polemica che scalda le tastiere dei pc dei giornalisti.
Giornata di Congregazione Generale oggi al Sinodo
Interventi liberi e quindi niente briefing per i giornalisti.
Volete capire la sinodalità di Papa Francesco?
Una specie di sinodo nel sinodo. Si tratta dei gruppi di studio, dieci, che dovevano studiare alcuni temi specifici e che ieri hanno presentato alla Assemblea le loro relazioni.
La situazione di guerra in Libano mette a rischio la presenza dei Patriarchi cattolici orientali del Libano alla seconda sessione del Sinodo sulla sinodalità in Vaticano.
Da un testo breve, con una serie di schede che rappresentavano proposte di lavoro, a un testo più lungo, teologicamente più fondato e, se vogliamo, quasi in linea con la tradizione degli Instrumenta Laboris dei Sinodi precedenti. Da una griglia che apriva un discorso ad una struttura che tende a indirizzare il discorso, a guardare ai grandi temi, a dare più nerbo a quella che si definisce “Chiesa sinodale”. Una Chiesa che non può prescindere dall’autorità del Papa e dei vescovi, ma che allo stesso tempo vuole essere ascoltata in maniera concreta.
"Come essere una Chiesa locale sinodale in missione",
"Dispongo pertanto che, secondo quanto stabilito dall’art.
"COME essere Chiesa sinodale in missione?"- E' la domanda guida per il lavoro di preparazione per la prossima sessione della Assemblea sinodale di ottobre 2024.
La riforma del C9 in un Consiglio Sinodale. La richiesta di istituire un Consiglio di Patriarchi e arcivescovi maggiori delle Chiese Orientali Cattoliche presso il Santo Padre. Le proposte di approfondire vari cammini, da quelli del diaconato femminile a quelli riguardanti l’identità di genere, e persino la poligamia in Africa (ma è un punto su cui c’è stata vasta contrarietà). E la consapevolezza che “la Parola di Dio viene prima della parola della Chiesa”. Si presenta in 42 pagine, 3 parti (Il volto della Chiesa sinodale”, “Tutti discepoli, tutti missionari”, “Tessere legami, costruire comunità”) e ogni paragrafo diviso in convergenze, questioni da affrontare e proposte il testo di sintesi del Sinodo sulla sinodalità, o per meglio dire su comunione, missione e partecipazione.
E così questa sera sapremo che cosa hanno fatto i partecipanti al Sinodo in un mese.
Quaranta pagine, tre parti, venti paragrafi e una conclusione: si presenta così il documento di sintesi del Sinodo 2023, nella sua bozza ancora non emendata. Alcuni paragrafi saranno cambiati, altri avranno una nuova formulazione, ma la struttura e le parti della bozza resteranno essenzialmente quelle già delineate. Resta aperta, invece, la questione della road map da portare avanti nell’anno che porterà alla seconda tappa del Sinodo, mentre tra le proposte è quella di istituire un sinodo permanente di vescovi eletti dalle conferenze episcopali a sostegno del ministero petrino.
Siamo giunti quasi alla fine di questa prima parte di Sinodo sulla Sinodalità. Ieri la diffusione della Lettera al popolo di Dio e sabato sera la lettura e successivamente la pubblicazione della Relazione di Sintesi in Aula Paolo VI. Questa mattina si sono riuniti i Circoli Minori (per la XIII sessione) per la consegna dei "modi" di quest'ultimi alla Segreteria Generale.
È la voce dell’Asia, territorio di antica evangelizzazione e dalle molte religioni, quella che il Cardinale Charles Maung Bo, arcivescovo di Yangon, porta al Sinodo dei vescovi, nell’omelia che apre l’ultima settimana della XVI assemblea generale del Sinodo. Il Cardinale Bo parla anche delle sfide della Chiesa in Myanmar, della Chiesa in Asia, dell’impatto ambientale, ma sottolinea anche l’importanza di un cammino sinodale che “non è un’odissea nello spazio preprogrammata”, e che ha l’intenzione di “guarire e riconciliare il mondo in giustizia e pace”.
L’esperienza dei due vescovi cinesi inviati al Sinodo potrebbe terminare già oggi. Secondo alcune fonti, i due vescovi provenienti dalla Cina che hanno partecipato al Sinodo dovrebbero imbarcarsi già il 16 ottobre per tornare nella madre patria, terminando così una breve e intensa esperienza. La loro presenza al Sinodo ha comunque aperto ad una serie di interrogativi non di poco conto.
Preghiera e conversazione nello Spirito. Proseguono così i lavori del Sinodo sulla Sinodalità.