È il Cardinale Claudio Hummes il primo presidente della Conferenza Ecclesiale di Amazzonia, organismo regionale nato sulla scia del Sinodo Speciale per la Regione Panamazzonica voluto da Papa Francesco lo scorso ottobre. Stabilita al termine di una riunione via web tra il 26 e il 29 giugno scorso, il nuovo organismo ha l’obiettivo di diventare “un ponte che animi altre reti e iniziative ecclesiali e socio-ambientali a livello continentale e internazionale”.
“Il processo deve andare avanti”. Lo sottolinea il Cardinale Michael Czerny, segretario speciale del Sinodo speciale sulla Regione Panamazzonica, pungolato sulle questioni più dibattute in aula: i viri probati e l’ordinazione femminile. Non una spaccatura vera e propria – c’erano 181 padri sinodali votanti, la maggioranza si raggiungeva a 120 – ma di certo un segnale che non tutti, su questi temi erano d’accordo.
Sarà questo pomeriggio che i padri sinodali andranno a votare i membri del Consiglio post-Sinodale, l’organismo chiamato ad attuare le indicazioni del Sinodo. Il documento finale sarà invece letto in serata e votato domani. Ci si aspetta, nel documento, anche la proposta di un “rito amazzonico”.
Si sta lavorando ora al documento finale del Sinodo, che sarà poi presentato in aula per la votazione. Dopo che il relatore generale e i segretari della commissione di redazione hanno preparato il progetto, questo è stato presentato in aula e poi vagliato dai circoli minori, che hanno poi presentato le loro proposte al segretario generale. Queste vengono prese in considerazione per il testo finale, che sarà poi presentato in aula per la votazione.
Il documento finale del Sinodo per l’Amazzonia è stato presentato all’assemblea sinodale dal Cardinale Claudio Hummes, relatore generale. Da domani, il testo sarà sottoposto alle valutazioni dei circoli minori, che presenteranno dei modi (emendamenti) individuali, e sarà poi letto in aula nel pomeriggio del 25 ottobre e votato nel pomeriggio del 26 ottobre.
Una “Chiesa dal volto amazzonico”, ma anche dal “volto femminile”, di certo sinodale e in dialogo, che permetta nuove forme di ministeri perché il sacerdote ha più dimensioni, e che includa sacerdoti sposati ma anche diaconi donne. È “l’eccezione amazzonica”, che in un caso si definisce anche con la richiesta di un particolare rito per la regione, ma che più spesso si include nella volontà di avere “statuti speciali” per alcune regioni.
Una commissione di dodici persone più un presidente per stilare il documento finale del Sinodo dei vescovi: Quattro sono membri, quattro sono eletti dall’assemblea, quattro di nomina pontificia. Saranno loro a dover stendere il documento finale, che sarà poi proposto alla votazione dell’assemblea.
Una Chiesa “profetica, solidale, samaritana”, con agenti pastorali che sappiano non solo fare iniziative sociali, ma anche accompagnare spiritualmente le persone: alla fine della prima settimana del Sinodo speciale per la Regione Panamazzonica, si comincia a delineare il modello di Chiesa ritenuto necessario per evangelizzare l’Amazzonia e per costruire una Chiesa con un volto amazzonico”.
Finisce la prima settimana di Sinodo e il tema dell’ Amazzonia per ora sembra ridotto alla questione della ordinazione di viri probati in alcune comunità dove scarseggiano i preti.
Si parte dall’Amazzonia, ma si lancia un segnale a tutto il mondo. Si parte da un Sinodo speciale, ma si guarda anche al valore che può avere per la Chiesa universale. Le sfide restano quelle di sempre: evangelizzare, promuovere il bene comune, fare formazione.
“Si vorrebbe che questo sia un “Sinodo ad impatto zero”. E’ la notizia più rilevante della prima giornata del Sinodo per l’ Amazzonia. Lo ha detto il Segretario generale il cardinale Baldisseri
“Come possiamo capire se abbiamo veramente fede, cioè se la nostra fede, pur minuscola, è genuina, pura, schietta? Ce lo spiega Gesù indicando qual è la misura della fede: il servizio”.
“Quando senza amore e senza rispetto si divorano popoli e culture, non è il fuoco di Dio, ma del mondo. Eppure quante volte il dono di Dio non è stato offerto ma imposto, quante volte c’è stata colonizzazione anziché evangelizzazione! Dio ci preservi dall’avidità dei nuovi colonialismi”.
Nell’aula del Sinodo dal 7 ottobre ci saranno i padri sinodali, nella sala stampa i giornalisti. Ma i fedeli come possono partecipare al Sinodo sull’ Amazzonia?
Sono i cardinali Braz de Aviz, Barreto Jimeno e Porras Cardozo i tre presidenti delegati del Sinodo Speciale dei vescovi per la Regione Panamazzonica. Provenienti da Brasile, Perù e Venezuela, i tre cardinali vanno a completare l’organigramma del Sinodo dei vescovi.
Dall’integrazione “dei simboli e stili celebrativi delle culture indigene” nella liturgia alle comunità organizzate valorizzando le donne; dalla proposta di ordinare viri probati, anziani con famiglia che possano ricevere l’ordinazione per servire le aree più remote, ad una pastorale coordinata per le diocesi di frontiere allo sviluppo di una non meglio definita teologia india: si delineano così le sfide pastorali del Sinodo Speciale per la Panamazzonia.
È arrivato in Europa per un tour di tre settimane, per allertare gli europei sulla deforestazione in Amazzonia. Ed è notizia di oggi che Raoni Metukire, capo indigeno dell’Amazzonia e leader del popolo Kayapò, sarà anche in udienza da Papa Francesco.
Una riunione per ripercorrere i passi svolti, ma soprattutto per discutere ad approvare il documento di lavoro del prossimo sinodo, che sarà poi diffuso. Dopo la nomina del Cardinale Claudio Hummes a relatore generale del Sinodo Speciale per l’Amazzonia, si è tenuta il 14-15 maggio la seconda riunione del Consiglio pre-sinodale dell’Assemblea Speciale del Sinodo dei vescovi per la Regione Panamazzonica.
Si è concluso il Seminario di Studi promosso dalla Segreteria generale del Sinodo sul prossimo sinodo speciale per l’Amazzonia. Per tre giorni ottanta hanno discusso e affrontato le sfide dell’Amazzonia in vista del Sinodo Speciale in programma ad ottobre 2019.
Sarà “Amazzonia: nuovi cammini per la Chiesa e per una ecologia integrale” il tema del Sinodo Speciale per la Regione Panamazzonica che si terrà ad ottobre 2019. Lo ha annunciato la Sala Stampa vaticana, unitamente ai 18 membri del Consiglio pre-sinodale chiamato a collaborare con la Segreteria generale nella preparazione dell’Assemblea.