Dieci giorni a Roma, per tornare lì dove c’è il legame con Pietro, per essere ascoltati anche dal Papa e per portargli le sofferenze e le speranze del popolo ucraino. Dieci giorni di sessioni intense, di incontri ad alto livello con il Papa stesso, con i cardinali Parolin, Zuppi, Koch, con l’arcivescovo Gugerotti che è stato nunzio a Kyiv e sarà presto cardinale, con il Cardinale Sandri che, come Parolin, andò sui luoghi del conflitto prima che ci fosse l’aggressione su larga scala. Dieci giorni di grandi discussioni, alla ricerca di come stare vicino alle persone in questo tempo di guerra, di definire una "pastorale del trauma". Una conclusione: “Si deve stare con il popolo, per toccarne e comprenderne le ferite”. E un auspicio: “Questo è un sinodo della speranza”.
“Il mondo ha bisogno di unità”. Lo ha detto il Papa emerito Benedetto XVI a Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, arcivescovo maggiore della Chiesa Greco Cattolica Ucraina, che con i dieci arcivescovi metropoliti del Sinodo Greco Cattolico e il segretario del Sinodo Bohdan Dzyurakh.
Lo scorso anno si è celebrato il 1030esimo anniversario del Battesimo della Rus’, e questo evento fu sottolineato in un incontro che l’arcivescovo maggiore Sviatoslav Shevchuk, capo della Chiesa Greco Cattolica Ucraina, ebbe con Papa Francesco il 3 luglio dello scorso anno.
Dalla “testimonianza silenziosa” alla presenza viva nelle parrocchie di Roma, la Chiesa Greco Cattolica Ucraina è sempre stata presente nella vita del Cardinale Angelo de Donatis, vicario di Papa Francesco per la diocesi di Roma, che tratteggia davanti al Sinodo Greco Cattolico Ucraino riunito a Roma i segni di una unione tra Kiev e Roma che è prima di tutto una preghiera e una vicinanza per la situazione di guerra vissuta nel Paese.
Le prime due settimane di settembre saranno quindici giorni “orientali” per Roma: mentre Papa Francesco sarà in viaggio in Africa, si terrà prima il Sinodo Greco Cattolico Ucraino, e subito dopo l’incontro dei vescovi di rito orientale di Europa organizzato ogni anno dal Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee quest'anno in collaborazione con il Segretariato in urbe di Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk.