"Differenze e convergenze, secondo il metodo adottato nella Relazione finale di sintesi del Sinodo della Chiesa universale dell’ottobre 2023".
È una analisi ampia delle premesse del Cammino Sinodale messo in atto dalla Chiesa di Germania, la lettera aperta che l’arcivescovo di Denver Samuel Aquila ha inviato a tutti i vescovi del mondo, ma in particolare proprio a quelli tedeschi. Ma è, soprattutto, un grido di allarme su come alcuni problemi reali possano portare invece a mettere in discussione la dottrina. Un grido di allarme che si conclude con una domanda diretta: “Abbiamo desiderio di parlare della croce? Abbiamo il coraggio di percorrere la strada della Croce, sopportando il disprezzo del mondo per il messaggio del Vangelo?”
Nessuno dei fori del cammino sinodale della Chiesa che è in Germania parla di Eucarestia, e questo, per il teologo Helmut Hoping. Professore di Dogmatica dell’Università di Friburgo, è il problema più grande. Lo ha spiegato in una intervista con CNA Deutsch.
I primi passi mossi dal Cammino sinodale della Chiesa tedesca, sembrano cominciare a dare i loro frutti, nella direzione, per esempio, di un´apertura alle donne degli incarichi di vertice all´interno della Chiesa.
Con la seduta online di mercoledì e giovedì scorso, il «cammino sinodale» - un periodo di confronto e dialogo tra le diverse componenti della Chiesa tedesca che, secondo le intenzioni degli organizzatori, dovrebbe condurre a concrete proposte di riforma – ha compiuto esattamente un anno di vita. Cammino sinodale in Germania, in autunno risultati e decisioni
Una lettera sulla partecipazione comune di cattolici e protestanti all´Eucaristia, spedita dalla Congregazione della fede al presidente della Conferenza episcopale tedesca (CET), monsignor Georg Bätzing, ha oscurato l´ordine del giorno dell´assemblea plenaria autunnale dei vescovi tedeschi, riunitisi nella città di Fulda dal 22 al 24 settembre per discutere di temi come pandemia del covid-19, proseguimento del “cammino sinodale”, ruolo delle donne nella Chiesa e risarcimento delle vittime di abusi sessuali da parte di religiosi.