Il nuovo Consiglio della Segreteria Generale del Sinodo, la lettera ai giovani e la discussione del documento finale hanno caratterizzato la giornata del Sinodo. Sabato si voterà il documento finale, e solo dopo il Papa deciderà se pubblicarlo, in che modo renderlo noto e soprattutto se questo sarà da considerare come una esortazione apostolica post-sinodale, cioè parte del Magistero pontificio.
Il Sinodo dei Vescovi sui giovani è ormai giunto alla fine di questa terza settimana. Oggi sono state lette e pubblicate le relazioni dei circoli minori sulla terza parte dello Strumento di Lavoro. Da martedì si comincerà la vera discussione per arrivare alla stesura del Documento finale.
“Ovunque si trovi un giovane sulla terra, anche per lui Gesù Cristo ha dato la vita e ha sparso il suo Sangue, anche se non lo sa. Tutti i giovani hanno il diritto di ascoltare il lieto annunzio che è possibile essere felici, non vivendo egoisticamente per sé stessi ma per gli altri. I giovani aspettano che noi in quanto Chiesa usciamo per andarli a trovare nel profondo della loro anima dove risiedono i loro interrogativi più profondi e dove si annida l’impronta di Dio”. Al Sinodo dei vescovi sui giovani ha detto la sua in rappresentanza del Cammino Neocatecumenale D. Hilaire K. Kouaho, rettore del Seminario Diocesano Internazionale Redemptoris Mater del Madagascar.