“Il tema del convegno disegna come si può evincere dal titolo un cammino. E l'indicazione del cammino va ben al di là di una questione di tempo, i sessant'anni che intercorrono tra Lumen Gentium e la celebrazione della seconda sessione del sinodo, l'indicazione di tempo, del tempo che passa e manifesta lo sviluppo di un qualsiasi soggetto, personale o comunitario che sia, ma il cammino dice la distanza percorsa nel tempo. Il territorio che si è attraversato, l'esperienza che si è maturata. La Chiesa è soggetto storico comunitario, in cammino nel tempo verso il Regno. E camminando questo soggetto conosce, impara, fa esperienza e la strada si fa camminando”. Lo ha detto Don Dario Vitali intervenendo all’ultima sessione del convegno “dal Concilio al sinodo, rilettura di un cammino di chiesa a sessant'anni dalla Lumen Gentium”, organizzato presso la Pontificia Università Gregoriana.
“Il Papa non redigerà l’esortazione apostolica post-sinodale ma questo non vuol dire che non ci saranno momenti dove si esprimerà direttamente sulle linee proposte dall’assemblea. E’ un modo diverso. La sinodalità tocca tutti, non solo parrocchie e diocesi ma anche il ministero del Papa”. Lo ha detto il Cardinale Mario Grech, Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi, aprendo la conferenza stampa conclusiva dei lavori della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi.
Dopo la Messa celebrata stamane in Piazza San Pietro, Papa Francesco ha preso parte nel pomeriggio alla prima congregazione generale della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei vescovi. Si tratta – come noto – della seconda sessione, dopo la prima celebrata nell’ottobre dello scorso anno.
La Veglia Penitenziale a chiusura del Ritiro in preparazione alla Seconda Sessione della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi
Con le Lodi e la riflessione di Madre Angelini, le parole del Cardinal Grech, e due meditazioni di padre Radcliffe si è aperto il ritiro spirituale in preparazione del Sinodo.
In una lettera inviata al Cardinale Grech, Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi, Papa Francesco ha disposto che le questioni affrontate nella Relazione di Sintesi della Prima Sessione della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, approvata il 28 ottobre 2023 siano oggetto di studio approfondito.
La relazione di sintesi pubblicata al termine della prima sessione della XVI Assemblea Ordinaria del Sinodo dei Vescovi elenca decine e decine di proposte e questioni da affrontare in vista della seconda sessione, che si terrà in Vaticano nell’ottobre 2024. Alcune di queste vanno a toccare specificatamente il Codice di Diritto Canonico e il Codice dei Canoni delle Chiese Orientali per i quali si chiede esplicitamente una revisione (parte I capitolo 1 lettera q-r).
La Lettera al Popolo di Dio votata a scrutinio elettronico e segreto, e anche il documento di Sintesi votato, e sono circa 40 pagine.
Il Sinodo entra nel vivo. Dopo la Messa solenne in Piazza San Pietro di ieri con cui ha aperto la XVI Assemblea Generale Ordinaria e la prima congregazione generale svoltasi nel pomeriggio nell’Aula Paolo VI. Nella giornata di oggi sono entrati in scena i Circoli Minori, i piccoli gruppi in cui sono stati suddivisi i membri del Sinodo per appartenenza linguistica.
Veglie, ritiri e pellegrinaggi per i padri e le madri del Sinodo che si apre il prossimo 4 ottobre.
Alla vigilia della pubblicazione di una “nuova” Laudato si’, la Segreteria Generale del Sinodo intende dare il suo contributo alla salvaguardia del creato attraverso una forma di compensazione delle emissioni di CO2 residue prodotte dalla prossima XVI Assemblea Generale del Sinodo dei Vescovi.
E' stata presentata oggi presso la Sala Stampa della Santa Sede l'iniziativa, aperta a tutti, promossa e animata dalla Comunità di Taizé, "Together – Raduno del Popolo di Dio" e la Veglia di Preghiera Ecumenica presieduta da Papa Francesco in Piazza San Pietro il prossimo 30 settembre. Tutto alla Vigilia della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi sul tema: “Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione e missione”. Paolo Ruffini illustra anche alcuni aggiornamenti sulla XVI Assemblea Generale del Sinodo dei Vescovi.
Uno degli avvenimenti più importanti nella vita della Santa Sede e della Chiesa cattolica è il Sinodo dei Vescovi.
Quello che Papa Francesco si appresta a presiedere in ottobre sarà il quinto sinodo dall’inizio del pontificato. Finora il Pontefice ha convocato una assemblea straordinaria, due assemblee ordinarie ed una speciale.
Benedetto XVI è Papa da poco meno di sei mesi quando si trova - nell’ottobre 2005 - a presiedere il suo primo Sinodo. E’ l’XI Assemblea Generale Ordinaria e il tema prescelto riguarda "L'Eucaristia: fonte e culmine della vita e della missione della Chiesa”. Nuovo in realtà non era solo il Papa: anche il Segretario Generale del Sinodo era neofita. L’Arcivescovo croato Nikola Eterovic era infatti stato nominato nel 2004 da Giovanni Paolo II, succedendo così al Cardinale Jan Pieter Schotte.
Nel 1994 – dal 10 aprile all’8 maggio – è la volta della I assemblea speciale per l’Africa. Il Sinodo si svolge mentre in Ruanda è in corso una guerra che sfocia in un vero genocidio.
Nei suoi quasi 27 anni di pontificato Giovanni Paolo II ha presieduto ben 15 diversi sinodi: 6 assemblee generali ordinarie, 1 straordinaria e 8 speciali.
Dal 1965, data della pubblicazione di Apostolica Sollicitudo, al 6 agosto 1978, giorno in cui morì, Papa Paolo VI ha presieduto quattro assemblee ordinarie ed una straordinaria del Sinodo dei Vescovi.
Il Sinodo dei Vescovi è una intuizione di Papa Paolo VI. Prima della conclusione del Concilio Vaticano II, nel dicembre 1965, il Pontefice decise di istituirlo per proseguire l’esperienza conciliare. Il 15 settembre 1965 Paolo VI firmò la lettera apostolica in forma di motu proprio Apostolica Sollicitudo che disponeva l’istituzione del Sinodo dei Vescovi. “La sollecitu
La Conferenza Episcopale Italiana ha designato cinque vescovi al prossimo Sinodo sulla sinodalità che si terrà in Vaticano a partire dal prossimo ottobre. Le scelte rappresentano in buona sostanza le diverse sensibilità della Chiesa Italiana.