Papa Francesco ha ratificato un quarto elenco dei dei Membri e dei Sostituti eletti da alcune Conferenze Episcopali in vista della XIV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, che si riunirà in Vaticano dal 4 al 25 ottobre 2015.
“Anche tra noi ecclesiastici c’è la tentazione di pensare che su alcune cose sia meglio stare zitti. Non c’è niente di più ipocrita e antievangelico. La sensibilità ecclesiale è segno di appartenenza alla Chiesa di Cristo, che porta con sé impegni concreti. Perciò, quando ci sono comportamenti contro il Vangelo dentro la Chiesa, occorre chiamare per nome le cose, senza fare i pasdaran, i terroristi o i kamikaze, ma con la chiarezza che ci viene dall’avere incontrato Cristo”. Lo ha detto ieri, intervenendo a TV2000, Mons. Nunzio Galantino, Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana.
Questa mattina Papa Francesco ha presieduto nel Palazzo Apostolico Vaticano il Concistoro Ordinario Pubblico per la Canonizzazione dei quattro Beati. Ne da notizia un comunicato della Sala Stampa della Santa Sede.
Una veglia di preghiera per il Sinodo dei Vescovi il prossimo 3 ottobre in Piazza San Pietro. E’ la proposta lanciata dal Segretario Generale della Cei, Monsignor Nunzio Galantino, ai rappresentanti di associazioni e movimenti ecclesiali italiani.
Parte dal tema della XIV Assemblea ordinaria del Sinodo dei Vescovi, “La vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo”, l’Instrumentum laboris alla base della prossima assise sinodale. Che riprende la “Relatio Synodi” della scorsa assemblea, quella straordinaria dell’ottobre scorso, per riaffermare che “la famiglia resta ancor oggi, e rimarrà sempre, il pilastro fondamentale e irrinunciabile del vivere sociale”, nonostante “in essa infatti convivono differenze molteplici, attraverso le quali si stringono relazioni, si cresce nel confronto e nella mutua accoglienza delle generazioni”.
Continua a prendere forma la XIV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi che si svolgerà in Vaticano il prossimo ottobre. Stamane la Sala Stampa della Santa Sede ha pubblicato l’elenco dei Membri e dei Sostituti eletti dagli Organismi aventi diritto, ratificati da Papa Francesco. Questa lista a quella resa pubblica nel marzo scorso.
La nomina del nuovo arcivescovo di Berlino era annunciata in Germania da almeno una settimana. Ma in Italia di lui si sa poco. Si sapeva solo che è stato uno dei partecipanti al “sinodo ombra” organizzato dal Cardinale Marx che si è svolto a fine maggio a Roma e che ha trovato molte difficoltà ad essere ospitato. Tanto che alla fine è stato accolto nel “ Centro congressi” gestito da Roma eventi, nemmeno alla Gregoriana come riportato da alcuni media.
Sarà Heiner Koch il nuovo arcivescovo di Berlino. La notizia è stata confermata oggi dalla Santa Sede, dopo che in ambienti tedeschi era filtrata già la scorsa settimana al momento del passaggio della nomina al Governo regionale che, formalmente, potrebbe esercitare un diritto di veto. Mons. Heiner Koch è nato il 13 giugno 1954 a Düsseldorf, nell’arcidiocesi di Köln. Ha compiuto gli studi teologici a Bonn ed èstato ordinato sacerdote il 13 giugno 1980, nel clero dell’arcidiocesi di Köln.
E' dedicato alla famiglia l’incontro annuale delle gerarchie cattoliche d’Oriente in Europa, organizzato dal Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee, che si terrà dal 4 al 7 giugno a Praga e Brevnov, nella Repubblica Ceca. Un tema inevitabile, visto l’approssimarsi di un sinodo dei vescovi il cui dibattito sarà accesissimo. Ma agli “innovatori” della dottrina - che hanno trovato espressione nel cartello dell’incontro a porte chiuse tra rappresentanti delle Conferenze Espicopali di Germania, Francia e Svizzera tenutosi a Roma lo scorso 25 maggio – hanno risposto prima vescovi africani ed europei con un documento comune. Ed ora è la volta dei cattolici d’Oriente, tenendo in considerazione che lì il ruolo della famiglia è particolarmente sentito.
Cattolico, sposato, quattro figli. Poi il matrimonio finisce la moglie lo lascia e sposa un altro. Una situazione comune, quasi banale, se non fosse per il fatto che lui decide di rimanere fedele al vincolo di fedeltà giurato sull’altare e non si fa una” nuova vita” e scrive un libro in risposta a Walter Kasper e alle sue teorie sulla ammissione all’ Eucarestia dei divorziati risposati.
Si chiama “Coraggio”, ed è qualcosa di più che una associazione o un gruppo di sostegno per “cattolici con attrazione per lo stesso sesso”, è una sfida pastorale. Ma anche una testimonianza concreta in vista del prossimo sinodo per la famiglia. Courage è stato fondato nel 1980 dal servo di Dio Terence Cooke, arcivescovo di New York, per aiutare i cattolici con attrazione per lo stesso sesso a vivere in castità secondo gli insegnamenti della Chiesa. EnCourage è il gruppo affiliato per familiari, coniugi, e amici di uomini e donne con attrazione per lo stesso sesso. In Italia l’Apostolato Courage è presente dal giugno del 2012 e il numero dei membri è cresciuto gradualmente. Attualmente sono attivi gruppi che si riuniscono con regolarità a Roma, Torino e Reggio Emilia.
Mentre si tenevano i due giorni di riunione del Consiglio Ordinario del Sinodo dei vescovi, a Roma un gruppo di vescovi ed esperti da Svizzera, Germania e Francia si sono riuniti lunedì 25 maggio per parlare delle sfide del prossimo sinodo. La riunione era rigorosamente a porte chiuse, anche se poi alcuni giornalisti sono stati ammessi ad entrare, a condizione che raccontassero senza citare nessuna persona per nome. E le considerazioni conclusive sono state fatte dal Cardinal Reinhard Marx, presidente della Conferenza Episcopale Tedesca e tra quelli che più di tutti all’ultimo sinodo si sono battuti per un sostanziale aggiornamento della dottrina su divorziati risposati e pastorale degli omosessuali, con lo slogan che “il linguaggio della Chiesa non è quello dell’esclusione.”
Si tiene a Maputo (Mozambico) dal 28 al 31 maggio 2015 il Seminario sul tema “La Gioia della Famiglia,” co-organizzato dal Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (CCEE) e il Simposio delle Conferenze Episcopali di Africa e Madagascar (SECAM). Un evento che si inserisce nel progetto di crescente collaborazione pastorale tra i due organismi, i quali hanno organizzato incontri per i vescovi di entrambi i continenti per rinforzare la comunione e la collaborazione, e una riflessione sulle grandi sfide della Chiesa.
Il nodo è la fede. Perché “se un vescovo, un cardinale non vede ciò che l’Eucarestia è, cioè il corpo di Cristo, e prende questa Eucarestia come un pasto, da cui nessuno deve essere escluso, perdiamo veramente il cuore del mistero.” Parola del Cardinal Robert Sarah, Prefetto per la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti. Presentando lo scorso 20 maggio al Pontificio Istituto Giovanni Paolo II la collana “Famiglia, Lavori in corso” dell’Editore Cantagalli, il Cardinal Sarah ha parlato senza peli sulla lingua. Il Sinodo? “La gente crede che ci sarà una rivoluzione, ma non potrà essere così. Perché la dottrina non appartiene a qualcuno, ma è di Cristo”. Le sfide della Chiesa? “Oggi la Chiesa deve combattere contro corrente, con coraggio e speranza senza aver paura di alzare la voce per denunciare gli inganni e la manipolazione e i falsi profeti. In duemila anni la Chiesa ha affrontato tantissimi venti contrari, ma con l’aiuto dello Spirito Santo la sua voce si è sempre fatta sentire.”
Sono praticamente tutti d’accordo sugli insegnamenti della Chiesa in tema di matrimonio e famiglia, ma chiedono anche più comprensione per i casi di fallimento dei matrimoni e decomposizione delle famiglie. Gli oltre 6 mila fedeli svizzeri che hanno risposto al questionario incluso nei “Lineamenta” del prossimo sinodo dei vescovi confermano che i fedeli cercano un cambio di passo, anche in termini dottrinali. Sarà su questo che verterà il grande dibattito al prossimo sinodo dei vescovi.
Le conferenze episcopali iniziano a pubblicare on line i risultati del questionario di preparazione alla prossima assemblea sinodale. I più efficienti sono stati i vescovi tedeschi. I dati hanno messo in evidenza quello che del resto si conosce da tempo. Cioè che in Germania i temi di dottrina morale sono sempre più spinosi come l’accesso all’eucaristia dei divorziati risposati, uno “sviluppo” della dottrina morale per l’accoglienza pastorale delle persone omosessuali, e una “benedizione in chiesa per le seconde nozze civili»”.
Quelle parole del Cardinal Walter Kasper sui vescovi africani a sinodo sulla famiglia ancora in corso bruciano ancora. Per questo, quando un noto media americano ha intervistato il Cardinale, e lo ha definito “il teologo del Papa,” il Cardinal Wilfrid Fox Napier non ha resistito, e ha twittato che “è davvero preoccupante vedere l’espressione ‘Teologo del Papa’ applicata a Walter Kasper.” Perché – ha poi spiegato ad AciStampa – quelle sue frasi sul fatto che “i vescovi africani non contano perché li vede come troppo chiusi nei tabu” porta a un monologo, non ad un dialogo. Esattamente il contrario di quello che si vuole fare con il prossimo sinodo dei vescovi.