La Chiesa in Nicaragua è sempre stata vicina alla popolazione, lì dove l’impegno evangelico è anche un impegno per la promozione umana. Ed è per questo che il vescovo Silvio José Baez, ausiliare di Managua, non ha mai avuto paura di dire quello che c’era da dire. Minacciato di morte, richiamato a Roma da Papa Francesco, ha portato avanti il suo lavoro pastorale. Da Miami, dove si trova con la sua famiglia in esilio e dove è rimasto bloccato per l’emergenza coronavirus, ha lanciato una denuncia fortissima contro il governo nicaraguense: invece di prendere misure preventive, sta promuovendo attività con moltitudini di persone che lo favoriscono.