C’è un task force di studiosi che, dall’apertura degli archivi riguardanti il pontificato di Pio XII, sta lavorando per comprendere a fondo il lavoro della Santa Sede nel salvataggio degli Ebrei Ungheresi. E questa task force ha già una prima pubblicazione, Le Finestre del Tempo, nonché una serie di temi che sono stati sviluppati in una giornta di studio presso l’Accademia Ungherese organizzata dalla Ambasciata di Ungheria presso la Santa Sede lo scorso 19 novembre.
Non solo gli aiuti agli Ebrei dopo la razzia al ghetto di Roma del 16 ottobre 1943. Numeri, date, testimonianze dimostrano che Pio XII aveva cominciato ad aiutare gli Ebrei romani già prima del raid nazista, mettendo su una rete di assistenza che non ha pari in nessun altro Paese. Lo dimostra uno studio del diacono Dominiek Oversteyns, della Famiglia Spirituale L’Opera, che lavora esclusivamente su fonti primarie, contribuendo a ridisegnare il quadro della pubblicistica su Pio XII e gli Ebrei.
Il Cammino Neocatecumenale celebra i 40 anni di presenza a Berlino con l’esecuzione di una sinfonia di Kiko Arguello, il fondatore del Cammino, che commemora le vittime della Shoah. E Papa Francesco fa avere il suo saluto con un telegramma del Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, in cui si sottolinea che “mai deve cessare il ricordo dell’atroce violenza, dell’indicibile dolore e dello sterminio di un popolo”.