“Si sa che molte volte mi sono trovato qui... Quante volte! E molte volte sono sceso nella cella della morte di Massimiliano Kolbe e mi sono fermato davanti al muro dello sterminio e sono passato tra le macerie dei forni crematori di Birkenau. Non potevo non venire qui come Papa”.
Non si può ricordare senza conoscere, e conoscere significa studiare e magari scoprire o riscoprire cose che pensiamo di sapere.
Nella Giornata della Memoria l’invito al ricordo passa attraverso le pagine di due libri appena arrivati in libreria.
In occasione del Giorno della Memoria, un nuovo straordinario concerto, la “Serata colorata”, che rievoca le musiche composte e suonate dai musicisti internati a Ferramonti, in Calabria, uno dei più grandi campi fascisti della Seconda Guerra Mondiale, da cui, tra il 1940 e il 1943, transitarono più di 3.000 ebrei stranieri e apolidi e altri civili stranieri e dissidenti italiani. Oggi pochi ne ricordano anche solo il nome. E’ storia rimasta per decenni sconosciuta, che è un dovere riportare alla Memoria.
E’ il “Viaggio della Memoria” differente, quello di dottori, ricercatori, medici nei campi di concentramento. Perché all'arrivo di ogni treno di deportati, era un medico a decidere chi fosse abile al lavoro e chi andava eliminato a Auschwitz-Birkenau. E per questo dall’8 al 10 di Novembre si terrà il primo Viaggio della Memoria di medici e ricercatori dell’Ospedale Israelitico e dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. Per riflettere su quale fu il ruolo dei medici nazisti nella Shoah.