"In gioco c'è la dignità delle persone, quella dignità che oggi viene troppo spesso e facilmente calpestata con il lavoro schiavo, nel silenzio complice e assordante di molti. Lo avevamo visto durante il lockdown, quando tanti di noi hanno scoperto che dietro il cibo che continuava ad arrivare sulle nostre tavole c’erano centinaia di migliaia di braccianti privi di diritti: invisibili e ultimi - benché primi! - gradini di una filiera che per procurare cibo privava molti del pane di un lavoro degno". E' quanto stamane denuncia Papa Francesco dalle colonne del quotidiano La Stampa.
"Come San Pietro, prendete il largo con coraggio e condividete il grande amore che Cristo ci ha rivelato". E' questo l'augurio di Papa Francesco ai Membri dell’Associazione Pro Petri Sede convenuti a Roma in occasione del loro tradizionale pellegrinaggio.
“È essenziale mettere fine ad ogni forma di sfruttamento e di schiavizzazione del lavoro e prosciugare il mare di illegalità e irregolarità delittuose e mafiose dentro cui sguazzano aguzzini, caporali ed imprese che utilizzano intermediazione illegale di manodopera mandando tra l’altro in rovina un settore vitale per le sorti di un Paese, quale quello agricolo, divenuto invece la base portante dello sviluppo in nazioni come l’Irlanda, anche attraverso una seria e rigorosa politica di incentivi in favore dei giovani”. E' la dura presa di posizione di Monsignor Vincenzo Bertolone, Arcivescovo di Catanzaro-Squillace e Presidente della Conferenza episcopale calabra.
“Una delle più dolorose di queste ferite aperte è la tratta di esseri umani, una moderna forma di schiavitù, che viola la dignità, dono di Dio, in tanti nostri fratelli e sorelle e costituisce un vero crimine contro l’umanità”. Sono le parole di Papa Francesco ai partecipanti alla seconda Assemblea di “RENATE” (Religious in Europe Networking Against Trafficking and Exploitation). Il Pontefice li ha ricevuti nella mattinata nella Sala Clementina.
Traffico d'organi di uomini, donne e minori. Sfruttamento lavorativo e sessuale. Papa Francesco ha sempre dimostrato un'attenzione particolare verso questi fenomeni. RENATE (Religious in Europe Networking against Trafficking and Exploitation), nella seconda assemblea riunita a Roma dal 6 al 12 novembre, è ancora in prima linea per combattere il fenomeno della tratta e soprattutto lo sfruttamento della prostituzione. "Ci vuole una rivoluzione delle coscienze", afferma Suor Monica Chicwe, una delle responsabili dell'organizzazione.
Ricorre oggi la Giornata di preghiera e riflessione contro la tratta di essere umani, una ricorrenza che - ha detto ieri il Papa nel corso dell'Angelus - "offre a tutti l’opportunità di aiutare i nuovi schiavi di oggi a rompere le pesanti catene dello sfruttamento per riappropriarsi della loro libertà e dignità. Penso in particolare a tante donne e uomini, e a tanti bambini! Occorre fare ogni sforzo per debellare questo crimine e questa intollerabile vergogna".
Le realtà di vita di donne e bambini costretti in strada sono dure e sono "causate dall’indifferenza, dalla povertà, dalla violenza familiare e sociale, e dalla tratta delle persone umane. Non manca il dolore per le separazioni coniugali e la nascita di bambini fuori del matrimonio, destinati spesso a una vita randagia". Lo ha detto il Papa, ricevendo in Vaticano i partecipanti al Simposio sulla pastorale della strada, promosso dal Ponticio Consiglio per i Migranti e gli Itineranti.