Dopo il cambio di narrativa sul processo riguardante la gestione dei fondi della Segreteria di Stato in Vaticano imposto dalle difese degli ex vertici dell’Autorità di Informazione Finanziaria, anche la difesa dell’officiale di Segreteria di Stato Fabrizio Tirabassi contribuisce a delineare un quadro di verso da quello descritto nella requisitoria del promotore di Giustizia Alessandro Diddi, rimasto ancorato alla sua prima ricostruzione dei fatti e noncurante dei rilievi avvenuti in sede dibattimentale.
Cambia la geografia dei vertici della Segreteria di Stato. Dopo la nomina a nunzio di Mauricio Rueda Beltz, sottosegretario della sezione per le rappresentanze pontificie, il suo posto viene preso da monsignor Joseph Murphy, finora capo del Protocollo della Segreteria di Stato. Così, l’ufficio del protocollo diventa tutto a trazione sudamericana: oltre al vice, il brasiliano monsignor Nin, arriva il venezuelano Javier Domingo Fernandez Gonzales.
Con due dichiarazioni spontanee, di cui una molto articolata, il Cardinale Angelo Becciu ha risposto ad alcune ricostruzione fatte nell’aula del tribunale del testimone Stefano De Santis, commissario della Gendarmeria. E se una prima volta ha portato il commissario a rivedere parzialmente la sua versione dei fatti, la seconda volta le parole del Cardinale sono entrate in maniera dirompente nel processo.
C’è una lettera del Cardinale George Pell del 2015, in cui, come prefetto della Segreteria per l’Economia, si lamenta che la Segreteria di Stato ancora non ha contribuito a fornire i dati necessari per il budget. E c’è un commento interno, una bozza scritta dagli officiali di Segreteria di Stato Fabrizio Tirabassi e Antonio Di Iorio, in cui si lamenta l’ingerenza della Segreteria per l’Economia, in cui, in maniera forte, ci si appella alla Pastor Bonus e si sottolinea che la Segreteria per l’Economia “deve rendersi conto che gli statuti non permettono di ingerire nelle autonomie dei dicasteri”.
Due punti di interesse, nella prima parte di interrogatorio a Fabrizio Tirabassi, già officiale della Sezione Amministrativa della Segreteria di Stato vaticana. In un botta e risposta meno teso di quello che si è visto finora nel processo, Tirabassi ha spiegato il perché l’investimento in Angola, proposto dall’allora sostituto Angelo Becciu, non fosse andato in porto, cosa che ha portato poi all’investimento sul palazzo di Londra. E poi ha spiegato qualcosa dell’architettura finanziaria della Segreteria di Stato vaticana, e del modo in cui questa si è delineata nel corso degli ultimi anni.
“La Chiesa in Polonia, ma soprattutto la nostra Conferenza Episcopale, ha nei confronti del Monsignore, un enorme debito di gratitudine, che desideriamo colmare con la nostra preghiera, la nostra benevolenza e la buona memoria”.
Il giovane sacerdote Giacomo Della Chiesa - che ricevette l'ordine sacro a 24 anni dal Cardinale Raffaele Monaco La Valletta, Vicario Generale di Roma – entrò nel 1879 nell'Accademia dei Nobili Ecclesiastici, la struttura che preparava i suoi studenti ad entrare nel servizio diplomatico vaticano.
La Segreteria di Stato perde un pezzo, mentre la Segreteria per l’Economia diventa anche “Segreteria papale per le materie economiche finanziarie”. A partire dall’1 gennaio 2021, la Segreteria di Stato vaticana trasferirà tutti i fondi e proprietà immobiliari all’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica; quando questo non sarà possibile, farà una speciale delega alla stessa amministrazione; l’APSA, a sua volta, dovrà costituire un accantonamento di bilancio denominato “Fondi Papali”, in cui confluiranno l’Obolo di San Pietro, il Fondo Discrezionale del Santo Padre e i Fondi Intitolati. Tutte le donazioni, poi, saranno incluse in un Budget Generale della Santa Sede.
Monsignor Mauricio Rueda Beltz, finora Consigliere della Nunziatura Apostolica in Portogallo, è il nuovo Sottosegretario della Sezione per il Personale di Ruolo Diplomatico della Santa Sede della Segreteria di Stato. Lo ha nominato stamane Papa Francesco.
Francesca Di Giovanni è il nuovo sottosegretario della Segreteria di Stato vaticana per il settore multilaterale. La posizione, nuova nei ranghi della Segreteria di Stato, si affianca a quella del sottosegretario per i Rapporti con gli Stati (attualmente monsignor Miroslaw Wachowski), appena un gradino sotto l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati, e prevista nella riforma della Curia che è attualmente in discussione.
La nomina del nuovo “viceministro” degli Esteri vaticano va a completare una casella cruciale per la diplomazia pontificia. Sono molti i dossier e i temi aperti di cui si dovrà occupare monsignor Miroslaw Wachowski, tra l’altro il secondo polacco in posizione apicale in Segreteria di Stato dopo l’arcivescovo Jan Romeo Pawlowski, che guida la terza sezione della Segreteria di Stato.
Papa Francesco ha nominato stamane l'Assessore per gli Affari Generali della Segreteria di Stato e il Sotto-Segretario della Sezione per i Rapporti con gli Stati, incarichi lasciati vacanti con le promozioni dei Monsignori Borgia e Camilleri, entrambi elevati alla dignità episcopale con l'ufficio di nunzi apostolici.
Indagini su operazioni finanziarie in Vaticano. Un comunicato della Sala Stampa della Santa Sede ha reso noto che "questa mattina sono state eseguite, presso alcuni Uffici della Prima Sezione della Segreteria di Stato e dell’Autorità di Informazione Finanziaria dello Stato, attività di acquisizione di documenti e apparati elettronici".
La nomina di tre nuovi nunzi apostolici rappresenta anche un cambio di volto importante per la Segreteria di Stato vaticana, che perde due protagonisti degli ultimi anni. Ci sono, al momento, 13 nunziature vacanti, ma ancora i nuovi incarichi non sono stati assegnati. Di certo, quando tutte le nomine saranno completate, ci si troverà di fronte ad una Segreteria di Stato dal volto nuovo.
Due promozioni per officiali della Segreteria di Stato: monsignor Carlo Maria Polvani è il nuovo sottosegretario del Pontificio Consiglio della Cultura; Monsignor Alberto Perlasca è nominato Promotore di Giustizia Sostituto presso il Supremo Tribunale della Segnatura apostolica. Entrambi prestavano servizio presso la Sezione Affari Generali.
Nel suo discorso di inizio anno al corpo diplomatico, Papa Francesco ha enfatizzato l’importanza della diplomazia multilaterale. E, nella bozza della riforma della Curia Praedicate Evangelium, la Segreteria di Stato è arricchita con un sottosegretario ad hoc proprio per le relazioni multilaterali, che si affianca all’attuale sottosegretario per le relazioni con gli Stati. Ma quella verso l’approccio multilaterale è davvero un qualcosa di nuovo?
Un pastore “mite, fine e mansueto”, che ha vissuto fino all’ultimo la sua fede in Cristo. Così il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, descrive l’arcivescovo Michele Castoro di Manfredonia – Vieste – San Giovanni Rotondo, scomparso lo scorso 5 maggio.
Papa Francesco stamattina si è recato a sorpresa negli uffici della Segreteria di Stato dove ha incontrato diversi dipendenti, laici ed ecclesiastici. Le visite di Papa Francesco ai dicasteri non sono inusuali.
Il Papa esprime "dolore per gli scontri che negli ultimi giorni hanno mietuto vittime" e "rinnova il suo appello alla saggezza e alla prudenza di tutti": lo spiega un comunicato della Sala Stampa vaticana, relativa alla situazione in Medio Oriente, dove - a seguito della scelta del presidente USA Donald Trump di spostare l'ambasciata USA a Gerusalemme - ci sono stati scontri che hanno mietuto vittime.
In seguito ad alcuni articoli apparsi sulla stampa italiana in riferimento al caso della scomparsa di Emanuela Orlandi, la Segreteria di Stato - tramite la Sala Stampa della Santa Sede - ha diffuso un comunicato di smentita circa l’autenticità del documento pubblicato stamane che vedrebbe la Segreteria di Stato impegnata nel pagamento di forti somme di denaro per tenere Emanuela Orlandi lontana dall’Italia.