Per Papa Francesco, la Chiesa deve liberarsi della negatività, per esprimere la gioia del Vangelo, e così portare avanti la fede in un mondo in cui Dio è stato messo fuori dall’orizzonte. E i pastori devono prendersi cura del loro gregge “con dedizione e tenerezza”, come fece Saint François de Laval, primo vescovo di Quebec, che fondò la cattedrale e aprì il seminario occupandosi per tutta la vita della formazione dei sacerdoti. Ma, soprattutto, devono imparare a discernere tra secolarizzazione e secolarismo e tornare al primo annuncio.
Tra il 2019 e il 2022, 53 chiese sono state vandalizzate a Bruxelles. Nello stesso periodo è stata attaccata una sola moschea. Una disparità di numeri che rende evidente che, nella capitale del Paese dalla secolarizzazione galoppante, sono i cristiani il gruppo che viene più messo sotto attacco.
Nella Francia che nel 2020 è stata colpita da quasi mille atti anticristiani, e che ha visto una crescita dell’intolleranza contro i cristiani del 300 per cento negli ultimi dieci anni (dati dell’Osservatorio sull’Intolleranza e la Discriminazione dei Cristiani in Europa), la notizia è che le chiese vengono costruite e frequentate.
Da Ottobre 2020 a maggio 2021, il Dipartimento di Storia della Chiesa della Facoltà di Teologia della Pontificia Università della Santa Croce, attiva il Diploma online in Storia del Cristianesimo Oltre l'Europa, che si svolgerà in due semestri.
“Dalla roccia di Massabielle, la Vergine Santa venne incontro a Bernadette rivelandosi come Colei che è ricolma della grazia di Dio, e le domandò penitenza e preghiera. Le indicò una sorgente di acqua, e le chiese di bere. Quell’acqua che sgorga sempre fresca è diventata uno dei simboli di Lourdes: simbolo della vita nuova, che Cristo dona a quanti si convertono a lui.
“Ricevere il battesimo non significò in alcun modo per Edith Stein rompere con il popolo ebraico. Al contrario ella afferma: “Quando ero una ragazza di quattordici anni smisi di praticare la religione ebraica e per prima cosa, dopo il mio ritorno a Dio, mi sono sentita ebrea”. Di questo ella è stata sempre consapevole: “appartenere a Cristo non soltanto spiritualmente ma anche per discendenza””.
Aprendo il giubileo della basilica del Sacre Coeur di Parigi, l’arcivescovo Michel Aupetit ha sottolineato: “Questa basilica è un miracolo, un miracolo dell’amore”. Ed è proprio un miracolo se questa basilica è stata eretta, cento anni fa, nella Francia post-rivoluzione con al governo massoni e anticlericali. Ma fu il popolo a volerla, a fare una sottoscrizione popolare per finanziarla. Come, in fondo, fu il popolo a volere le grandi cattedrali medievali. Come, del resto, è stato il popolo a cadere in ginocchio lo scorso anno, sempre a Parigi, di fronte a Notre Dame in fiamme.
La secolarizzazione come problema, ma anche come sfida da affrontare, e da superare con l’evangelizzazione. Il Cardinale Jozef de Kesel, arcivescovo di Bruxelles-Malines, non ha una visione pessimista sulla situazione che si sta vivendo in Europa. Lo racconta ad ACI Stampa.
Il compito dei vescovi? “Vegliare sull’unità della famiglia diocesana”, “valorizzare le risorse pastorali che esistono”, aiutare a “testimoniare la parola di Dio”. Il Cardinale Marc Ouellet, prefetto della Congregazione dei Vescovi, parla con ACI Stampa a margine della plenaria del Consiglio delle Conferenze Episcopali di Europa, che si è tenuto a Minsk dal 28 settembre all’1 ottobre.
Il Cardinale Thomas Christopher Collins, arcivescovo di Toronto, è ottimista: nonostante in Canada la secolarizzazione sia strisciante e solida, in fondo è “solida come lo era l’Impero Romano”. E fa l’esempio della sua diocesi, dove “ogni anno viene costruita una nuova chiesa”.
Accogliere gli immigrati, e i rifugiati con cuore aperto ma anche con la prudenza di poterli poi davvero integrare, come la cultura. Il Papa lo ripete in aereo ai giornalisti.