Mil’iya significa “il punto più alto delle montagne.” È un piccolo villaggio a circa un’ora di viaggio dalla Domus Galileae, tra strade in salita e rocce e deserto. È qui che i vescovi del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee vengono a chiudere la giornata di domenica. Perché qui c’è una comunità greco melkita, solidissima da oltre 600 anni, isolata sulle montagne. Sono comunità antiche, di arabi israeliani, fieri della loro autonomia che ha permesso loro fin d’ora di non svolgere nemmeno il servizio militare. Festeggiano l’esaltazione della Croce. Ed è una festa cui partecipano oltre 5 mila persone.