Ieri sera, con una celebrazione nel Duomo di Milano, il card. Angelo Scola ha salutato la comunità dei fedeli che gli ha espresso la propria gratitudine per i suoi 6 anni di episcopato sulla cattedra di Sant’Ambrogio.
“Cristo non ci ha portato un nuovo Umanesimo, inteso come un nuovo sapere, intreccio di storia e di altre scienze. Ha fatto ben di più: ci ha donato la sua stessa umanità, se stesso ‘Uomo nuovo’, ‘nuovo Adamo’”. Ecco perché un’università deve “intraprendere” la “strada dell’unità tra sapere, ricerca e attuazione di senso. Cristianamente parlando, si tratta del grande e obliterato tema dell’unità tra sapere e santità. È la strada della testimonianza, intesa però in senso pieno. Essa non è solo indispensabile buon esempio, ma deve giungere fino alla conoscenza adeguata della realtà e diventare così comunicazione della verità”.
Un grande applauso ha salutato l’uscita delle due bare dal Duomo di Milano. Erano quelle del giudice Fernando Ciampi e dell’avvocato Lorenzo Claris Appiani, uccisi nel Tribunale di Milano. Per loro funerali di Stato celebrati dal cardinale Angelo Scola, alla presenza delle massime autorità della Repubblica, guidate dal Capo dello Stato Sergio Mattarella. Non c’era il feretro di Giorgio Erba i cui familiari hanno scelto di celebrare le esequie nel Duomo di Monza.
Il cardinale Scola: Expo 2015 ci porti a comprendere il dramma della fame e della mancanza di nutrimento.