“Vi state confrontando sugli ultimi interrogativi posti dalla ricerca scientifica in cosmologia: i differenti risultati ottenuti nella misura della costante di Hubble, l’enigmatica natura delle singolarità cosmologiche e l’attualissimo tema delle onde gravitazionali. La Chiesa è attenta a tali ricerche e le promuove, perché esse scuotono la sensibilità e l’intelligenza degli uomini e delle donne del nostro tempo”. Lo ha detto il Papa, stamane, ricevendo i partecipanti al II Convegno della Specola Vaticana in memoria di George Lemaître.
Il 20 novembre 1940 spirava padre Guido Alfani. Sacerdote scolopio e scienziato fu, per oltre venti anni, direttore dell’Osservatorio Ximeniano di Firenze.
Chi pensa che la scienza allontana dalla fede sbaglia di grosso. Giuseppe Mercalli ne è la prova. Scienziato, docente universitario ed acuto lettore dei fenomeni naturali, era un sacerdote.
Raccontare la vita di uno scienziato non è semplice e questo vale anche per l’esistenza di Alessandro Volta.
Il 6 gennaio 1884 a Brno spirava padre Gregor Johann Mendel. Agostiniano, il nome del religioso è ricordato per il grande amore che nutrì per la Chiesa e per le scienze
Il 4 dicembre 1798 spirava Luigi Galvani. A Bologna una piazza è dedicata alla sua memoria ed un liceo ne porta il nome, tanto fu grande la sua opera di studioso e ricercatore.
Lo sguardo dell’interdipendenza e della condivisione, il motore dell’amore e la vocazione al rispetto. Sono questi i tre concetti, le tre linee guida che Papa Francesco lascia nel cuore dei partecipanti all’Incontro “Fede e scienza: verso COP26”, promosso dalle Ambasciate di Gran Bretagna e di Italia presso la Santa Sede insieme alla Santa Sede, che si tiene in Vaticano, nell’Aula della Benedizione, e che vede riuniti religiosi e scienziati provenienti da tutto il mondo.
C’è anche una discussione su “Fare ponti tra scienza e fede” alla V Conferenza Unire per Curare, organizzata dal Pontifico Consiglio per la Cultura insieme alla Cura Foundation. Ma non è tutto: la conferenza, che ha luogo online dal 6 all’8 maggio, mette insieme anche nomi di spicco, non necessariamente dell’ambito cattolico né di idee cattoliche (anzi): da Chelsea Clinton, figlia dell’ex presidente USA Bill Clinton e dell’ex vicepresidente Hillary, ad Anthony Fauci, il guru delle misure anti- COVID negli Stati Uniti; dalla personalità new age Deepak Chopra alla modella Cindy Crawford. E poi, esponenti di varie case farmaceutiche, tra cui Pfizer e Moderna, produttrici di due dei vaccini anti COVID più diffusi.
Come curare e gestire meteoriti e campioni extraterrestri? Se ne discute all’Osservatorio Astronomico Vaticano, la Specola, per un seminario che è il primo nel suo genere e che sarà ospitato nei Giardini della Residenza Papale di Castel Gandolfo dal 10 al 13 settembre.
Ricevere il premio Nobel è un evento che segna la vita di uno scienziato. E non solo per il riconoscimento del lavoro svolto. Ma soprattutto perché segna un nuovo inizio.
La conoscenza scientifica porta razionalmente a postulare la non esistenza di Dio: è questa una frase di senso comune, usata soprattutto per contrapporre scienza e fede. Ma il Cardinale Gehrard Ludwig Mueller, prefetto della Congregazione della Dottrina della Fede, non accetta il ragionamento. Anzi, sottolinea che non solo l’ateismo non è la naturale conseguenza della conoscenza scientifica, e che piuttosto è un mondo sena fede quello a creare maggiori problemi.