Conservate “gli standard più alti dell’integrità scientifica, perché essa resti libera da influenze inappropriate di natura sia politica sia economica. Questa è un’esigenza imprescindibile in tutti gli stadi del lavoro scientifico, da quello iniziale fino a quello della disseminazione dei risultati e del loro uso”. E’ quanto ha scritto il Papa nel discorso consegnato stamane ai membri della Società Max Planck per la Promozione delle Scienze, ricevuti in udienza.
Martedi 23 ottobre 2018, presso l'Istituto superiore Anticendi del Corpo dei Vigili del fuoco a Roma, in collaborazione con la Comunità del Padri Gesuiti della Chiesa di Sant'Ignazio al Campo Marzio, si è tenuto il convegno dedicato a “L’eredità di padre Secchi nella storia dell'innovazione scientifica e tecnologica”.
Oggi è "evidente la missione della scienza al servizio di un nuovo equilibrio ecologico globale. E al tempo stesso si sta manifestando una rinnovata alleanza tra la comunità scientifica e la comunità cristiana, che vedono convergere i loro diversi approcci alla realtà verso questa finalità condivisa di proteggere la casa comune, minacciata dal collasso ecologico e dal conseguente aumento della povertà e dell’esclusione sociale". Lo ha detto il Papa, salutando i partecipanti alla Plenaria della Pontificia Accademia delle Scienze che si sta svolgendo in Vaticano.
Auspico "sempre nuovi traguardi nel servizio della persona e nel progresso della scienza medica in costante riferimento ai perenni valori umani e cristiani, cercando di rispondere al massimo della povertà quale è la situazione del bambino con grave patologia, con il massimo dell’amore, diffondendo un concetto di scienza che si fa servizio e non seleziona". Così Papa Francesco in un messaggio - a firma del Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin - inviato ai partecipanti al convegno ‘Custodire la vita. L’hospice perinatale, una risposta assistenziale, etica e scientifica alla diagnosi prenatale’ al via al Policlinico Agostino Gemelli di Roma
"L’universo è qualcosa di più che un problema scientifico da risolvere, è un mistero gaudioso che contempliamo nella letizia e nella lode". Lo ha ribadito, citando l'Enciclica Laudato Sì, Papa Francesco nel corso dell'udienza alla Specola Vaticana.