“Il male si presenta sotto mentite spoglie, con un'apparenza di bene, o per dirla con un'espressione famosa, travestito da angelo di luce in modo da ingannare anche chi si è deciso per la sequela del Signore. Lo scopo del Maligno è riportarci alla vita di prima della conversione, per dimostrare che nulla è cambiato, che la grazia di Dio non ci salva e che le nostre vite sono disperatamente ancora al punto di partenza. ln altre parole, che la santità non fa per noi”. Lo ha detto il Cardinale Angelo De Donatis, Vicario Generale del Papa per la Diocesi di Roma, nella catechesi che lunedì sera ha dedicato alla esortazione apostolica Gaudete et exsultate di Papa Francesco.
Quando nella Messa cantiamo il “Santo” siamo uniti a tutti i Santi nella lode a Dio. Lo ha spiegato il Papa - stamane - nel corso dell’Angelus in occasione della Solennità di Tutti i Santi.
La conclusione del documento del Sinodo dei vescovi dedicato ai giovani e alla vocazione è anche l’unica vera indicazione che emerge: la santità è la chiave di tutto.
Fra le tante preoccupazioni del pontificato "una più delle altre ci sta a cuore, ed è che i sacerdoti siano tali, quali li esige la dignità del loro ministero, poiché a nostro avviso, per questa via principalmente, possiamo nutrire liete speranze dell'avvenire della religione". Lo scriveva Papa Pio X nella Esortazione Apostolica Haerent Animo, della quale tra pochi giorni ricorre il 110/mo anniversario della pubblicazione. Era il 4 agosto 1908 e il Papa scriveva questo testo ricordando il 50/mo della sua ordinazione presbiterale, il 18 settembre 1858.
Mercoledì 13 giugno ricorre il sesto anniversario della nascita al cielo di Chiara Corbella Petrillo, una giovane ragazza romana che, per proteggere il figlio di cui è incinta, rimanda le terapie per curare un carcinoma alla lingua: “Ancora un giorno, ancora 38 grammi in più, prima del parto”, ripeteva ai medici, per assicurare la completa formazione del feto. La scelta preserva il bambino, ma si rivela fatale per la madre, dato che il tumore si propaga velocemente in tutto il corpo.
“Noi cristiani sappiamo da sempre che l'unica fede e la preghiera concorde uniscono i credenti in tutto il mondo: si può dire che, anche senza saperlo, siamo stati i precursori della rivoluzione digitale!”. Lo ha detto il Papa nel videomessaggio inviato ai giovani partecipanti alla veglia mariana internazionale presso il Santuario di Sna Gabriele dell’Addolorata a Teramo in preparazione alla prossima Assemblea del Sinodo dei Vescovi.
“Il mio umile obiettivo è far risuonare ancora una volta la chiamata alla santità, cercando di incarnarla nel contesto attuale, con i suoi rischi, le sue sfide e le sue opportunità”. Con queste parole inizia la nuova esortazione apostolica di Papa Francesco sulla chiamata universale alla santità: "Gaudete et exsultate".
“La santità è il volto più bello della Chiesa”. Papa Francesco vuole promuovere il desiderio della santità nel mondo attuale e lo fa attraverso la sua esortazione apostolica “Gaudete et exsultate”, diffusa oggi e presentata ai giornalisti con una conferenza stampa presso la Sala Stampa della Santa Sede.
Come si diventa santi ? Papa Francesco nella sua Esortazione Apostolica “ Gaudete et exsultate” propone la sua versione delle Beatitudini evangeliche e scrive: “torniamo ad ascoltare Gesù, con tutto l’amore e il rispetto che merita il Maestro. Permettiamogli di colpirci con le sue parole, di provocarci, di richiamarci a un reale cambiamento di vita. Altrimenti la santità sarà solo parole”.
E’ Dio che “ci vuole santi e non si aspetta che ci accontentiamo di un’esistenza mediocre, annacquata, inconsistente”. E questo testo vuole “far risuonare ancora una volta la chiamata alla santità, cercando di incarnarla nel contesto attuale, con i suoi rischi, le sue sfide e le sue opportunità”. Così il Papa nell’incipit di “Gaudete et exsultate”, l’Esortazione Apostolica sulla chiamata alla santità nel mondo contemporaneo, pubblicata oggi.
Sarà pubblicata lunedì prossimo la nuova dell’Esortazione Apostolica di Papa Francesco “Gaudete et Exsultate”, sulla chiamata alla santità nel mondo contemporaneo.
Che Tommaso d’Aquino sia stato uno dei più grandi santi e teologi del XVIII secolo non vi è alcuna ombra di dubbio, e, tuttavia, proporne una lettura in chiave moderna – in un contesto ecclesiale che oggi appare teologicamente fragile e claudicante –, per alcuni potrebbe sembrare azzardato, per altri la scelta più saggia, per altri ancora un vero e proprio rischio: quello di essere ingiustamente etichettati come obsoleti oppositori dell’intellighentia teologica contemporanea, lontani dalla realtà e dalle nuove esigenze dettate dall’uomo moderno!
Un altro figlio di Don Bosco ad un passo dal riconoscimento della santità. Sarà presto beato, infatti, Don Tito Zeman, sacerdote salesiano slovacco, ucciso in odio alla Fede dal regime comunista cecoslovacco: uno dei più feroci sistemi anticristiani dell'Europa Orientale. Correva l'anno 1969.
L'ultima tappa del viaggio in Svezia Papa Francesco la dedica alla piccola comunità cattolica con la celebrazione della messa allo stadio di Malmoe nella Solennità di Tutti i Santi. 15.000 i fedeli che hanno partecipato al rito.
La canonizzazione di Madre Teresa di Calcutta sarà anche la occasione per un Giubileo particolare, quello degli operatori di misericordia. Una misericordia umana certo, ma che si alimenta a quella divina. Ecco perché rileggere la vita terrena della santa degli ultimi è parte della preparazione al Giubileo.
All'interno della più famose agiografie San Luigi Gonzaga viene ritratto con la corona sotto il piede. Questo perchè il santo, nato nella nobile ed illustre casata dei Gonzaga, scelse di divenire religioso della compagnia di Gesù e rifiutò il trono in favore del fratello Rodolfo.
Padre Raniero Cantalamessa, Predicatore della Casa Pontificia, ha tenuto stamane alla presenza del Papa la seconda predica di Avvento. Il religioso – secondo quanto riferito dalla Radio Vaticana – ha affrontato il tema della santità.
Il Papa presiede la Messa al Pontificio Collegio Americano del Nord, in occasione della Giornata di riflessione promossa e organizzata dalla Pontificia Commissione per l’America Latina e dal Pontificio Collegio Americano del Nord, con il patrocinio dell’Arcidiocesi di Los Angeles, sul tema: Fray Junípero Serra, apostolo della California, testimone di santità