Il muro di Berlino “divideva anche due mondi, l’Ovest e l’Est dell’Europa. La sua caduta ha aperto nuove prospettive: libertà per i popoli, riunificazione di famiglie, ma anche speranza di una nuova pace mondiale, successiva alla guerra fredda. Purtroppo, negli anni, non si è costruito su questa speranza comune, ma sugli interessi particolari e sulla diffidenza nei riguardi altrui. Così, anziché abbattere muri, se ne sono innalzati altri”. Lo scrive il Papa nel messaggio inviato ai partecipanti all’Incontro Internazionale di preghiera per la pace promosso dalla Comunità di Sant’Egidio.
Il Cardinale Konrad Krajewski, Elemosiniere di Sua Santità, è a Lesbo su mandato del Papa insieme ad alcuni responsabili della Comunità di Sant’Egidio per portare in Italia dopodomani un gruppo di 33 profughi richiedenti asilo politico. L’iniziativa ha avuto il nulla osta del Ministero dell’Interno della Repubblica Italiana.
Verrà firmato al Viminale un nuovo protocollo per l’arrivo, in due anni, di 600 richiedenti asilo da Etiopia, Niger e Giordania. Si tratta di persone vulnerabili (famiglie con bambini, malati, donne a rischio di tratta), che vivono attualmente in campi profughi e altre sistemazioni precarie, appartenenti per lo più a nazionalità del Corno d’Africa, dell’Africa sub sahariana e anche della Siria.
In occasione del 50° anniversario della sua fondazione, la Comunità di Sant’Egidio incontra Papa Francesco. Il Pontefice è arrivato nel pomeriggio, ha ascoltato varie testimonianze, ha rivolto un discorso ai presenti, celebrato la liturgia della Parola, ma soprattutto ha incontrato uno per uno “il cuore pulsante” della Comunità: giovani e poveri amici di Sant’Egidio, tra cui i profughi arrivati con i corridoi umanitari, anziani, bambini delle Scuole della Pace, persone con disabilità dei laboratori d’arte, senza dimora accolti in questi giorni di freddo.
Domenica prossima, 11 marzo, Papa Francesco si recherà in visita presso la Comunità di Sant'Egidio, in occasione del 50/mo anniversario della sua fondazione. Lo ha annunciato stamane il Direttore della Sala Stampa Vaticana, Greg Burke.
Caritas Italiana e Comunità di Sant’Egidio sono in questi giorni ad Addis Abeba, in Etiopia, per aprire il primo corridoio umanitario con l’Africa. Il protocollo di intesa è stato firmato a Roma il 12 gennaio 2017, ed è stato promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana – che agisce attraverso Caritas Italiana e Fondazione Migrantes – e dalla Comunità di Sant’Egidio.
Lavorare tenacemente “per la pace, la riconciliazione, il dialogo fraterno con i membri delle varie religioni” è quanto raccomanda l’arcivescovo Angelo Becciu, sostituto della Segreteria di Stato, alla comunità di Sant’Egidio, nel quarantanovesimo anniversario della fondazione. Monsignor Becciu ha celebrato la commemorazione con la Messa nella basilica di San Giovanni in Laterano alla presenza di studenti, lavoratori, anziani e senza fissa dimora, profughi, immigrati, volontari, amici e collaboratori della Comunità, guidati dal presidente Marco Impagliazzo e dal fondatore Andrea Riccardi.
Il Gemelli apre le porte ai senzatetto e offre assistenza e sostegno, oltre che un letto e un pasto sicuri. È stata infatti inaugurata la “Villetta della Misericordia”, nel campus dell'Università Cattolica di Roma, pronta ad ospitare i più bisognosi con 20 posti letto
Dopo la visita di Papa Francesco all’Isola di Lesbo in Grecia, lo scorso aprile, quando aveva portato con sé a Roma tre famiglie di rifugiati, un secondo gruppo di nove rifugiati, inclusi due cristiani, è giunto ieri a Roma.
Tanti i messaggi di auguri per Mons. Matteo Zuppi, da ieri Arcivescovo eletto di Bologna. Il primo dalla “sua” Comunità di Sant’Egidio, di cui ne fa parte “fin da giovane”, come ricorda la stessa comunità trasteverina. “Abbiamo apprezzato negli anni le sua grandi qualità umane, l'impegno con i poveri come parroco a Trastevere e nella periferia di Roma, il suo lavoro per la pace in Africa e altrove, la sua capacità di amicizia con tutti”, spiegano da Sant’Egidio.
Su Rom e Sinti “il Papa chiede di voltare pagina”. E questo “si può puntando subito su scolarizzazione e integrazione”. Per Sant’Egidio, tra gli organizzatori dell’incontro mondiale del Popolo gitano a Roma, che ieri è culminato con l’udienza in Aula Paolo VI, “sradicare l’antigitanismo è un dovere delle nostre società”.
“In Medio Oriente, i cristiani hanno rappresentato l’apertura, il pluralismo, la diversità. Nell’ecologia sociale, sono un argine alle pulsioni totalitarie dell’Islam”. Così Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio, che ha denunciato come i cristiani del Medio Oriente, “mai come ora, rischiano la scomparsa”.
La Proclamazione, la consegna e la firma dell’Appello di Pace 2015 ha concluso ieri sera il meeting internazionale della Comunità di Sant’Egidio che si è svolto a Tirana. Coinvolta tutta l’Albania in questo annuale appuntamento per la pace, insieme a tanti giovani provenienti da vari luoghi del mondo.
Successo per "Estate solidale": “oltre 2mila giovani venuti da tutta Italia a Roma, nei mesi di luglio e agosto, per partecipare alle iniziative della Comunità con anziani, senza dimora e migranti”, fanno sapere dalla Comunità di Sant’Egidio. “Senza contare – affermano ancora i promotori dell’iniziativa - le migliaia di persone che si sono unite, in questo periodo estivo, alla vita ordinaria di Sant’Egidio altrove, in ogni regione del Paese sia al Sud che al Nord”.
“La pace è sempre possibile” è il tema del ventottesimo Incontro Internazionale per la pace promosso dalla Comunità di Sant’Egidio, che si svolgerà a Tirana dal 6 all’8 settembre prossimi, a 20 anni dalla fine della guerra nei Balcani. “Oltre 400 leader religiosi da 60 paesi si ritroveranno nella capitale albanese per vivere lo Spirito di Assisi in un Paese che, come ricordato da Papa Francesco nella visita di settembre, è un “modello” di convivenza e fratellanza tra le religioni”, spiegano da Sant’Egidio.
Al via oggi a Firenze la conferenza internazionale “Oriente e Occidente, dialoghi di civiltà”, che si svolgerà fino a domani nel capoluogo toscano, a Palazzo Vecchio e a Palazzo Medici Riccardi. Dopo il convegno cattolici-sciiti e il primo summit di tutte le Chiese orientali a Bari, questo è il terzo convegno internazionale proposto dalla Comunità di Sant’Egidio, con la partecipazione delle massime autorità religiose del mondo sunnita, guidate dal Grande Imam di Al Azhar (Il Cairo), Ahmad Mohammad al-Tayyeb, alla sua prima visita ufficiale in Europa.