La Casa di Spiritualità "Oasi S.Antonio" è pronta al lancio del nuovo programma annuale di "Seminatori di speranza" che "evidenzia il ruolo e la missione della struttura formativa dei frati minori conventuali della Provincia Italiana di Sant’Antonio di Padova".
In continuità iconografica con lo scorso anno, ed al tempo stesso calata nell’attualità, l’immagine scelta per la manifestazione antoniana di quest’anno
Nei saluti in lingua italiana, anche oggi, anche questa volta, il Papa ricorda sempre di pregare per la pace. "Non dimentichiamo la martoriata Ucraina, Palestina, Israele, il Myanmar e tanti paesi che sono in guerra. Preghiamo per la pace, oggi ci vuole la pace, la guerra sempre dal primo giorno è una sconfitta, che il Signore ci dia la forza per lottare sempre per la pace", queste le parole del Papa.
Il Santuario di San Salvatore in Lauro accoglie le reliquie di Sant’Antonio da Padova dal 22 al 28 aprile. Dopo le reliquie di San Francesco di Assisi, adesso è il momento di un altro santo amatissimo dall'Italia, Sant'Antonio da Padova.
A Lisbona, al centro della città vicino alla Cattedrale, c'è un luogo importantissimo dedicato a Sant'Antonio. E' la Chiesa che sorge nel posto esatto in cui nacque Sant'Antonio.
Due significative nomine del Papa sono state pubblicate oggi.
Dopo l’affettuoso abbraccio al Santo da parte delle migliaia di devoti accorsi in basilica per la Solennità di sant’Antonio del 13 giugno, un nuovo popolo di fedeli si riverserà per le vie della città di Padova domani sabato 17 giugno
Il 13 giugno 1231 spirava Sant’Antonio da Padova. La sua esistenza è nota: da canonico chiese l’ingresso nei Frati minori, fondati da San Francesco di Assisi, per poter vivere un’esistenza più autenticamente cristiana.
Una icona moderna in onore di Sant' Antonio.
"Ormai vicini al 13 giugno insieme a voi desideriamo metterci accanto a questo nostro caro amico portoghese, che nella nostra terra di Padova ha concluso la sua vita. È il santo di tutti! Il santo a cui tantissime persone in tutto il mondo si rivolgono nella fiduciosa speranza di essere accolte e ascoltate". E' questo l'invito festoso di fra Antonio Ramina, Rettore della Basilica del Santo e monsginor Claudio Cipolla, Vescovo di Padova sul sito ufficiale della Basilica di Sant'Antonio.
Antonio di Padova, uno dei santi più famosi al mondo: non c’è chiesa, infatti, che non abbia una sua statua.
Antonio, un uomo vissuto otto secoli fa, ma per milioni di fedeli, devoti, pellegrini, è un contemporaneo, un amico…Ovviamente è un santo, a cui chieder aiuto con fiducia. Alla vigilia della festa a lui dedicata questo rapporto intimo si rinnova, si rinsalda. E mostra di essere più vivo che mai. Antonio da Padova si conferma una delle figure più amate di sempre e la sua presenza si ripropone con forza e vivezza anche in questi tempi attraversati da scetticismo, tristezza, mancanza di speranza.
Centinaia di persone in fila fin dalle prime ore del mattino, in una domenica grigia e umida. In fila per entrare nella basilica di Sant’Antonio a Padova.
I pellegrini tornano a Padova e in vista della Solennità della Traslazione delle reliquie di sant’Antonio, popolarmente nota come Festa della Lingua del Santo, che si celebra quest’anno domenica 19 febbraio, la Basilica di Sant’Antonio a Padova si fanno i conti.
Il grande afflusso di visitatori di queste settimane ha spinto gli organizzatori a prorogare la mostra d’arte "La voce e il miracolo - Espressioni del contemporaneo" allestita in Sala dello Studio Teologico al Santo fino al 1 novembre.
La Diocesi di Forlì si prepara a celebrare gli ottocento anni di Sant’Antonio di Padova che dal 1221 al 1222 visse per oltre un anno all’eremo di Montepaolo e il 24 settembre 1222 tenne a Forlì la sua prima predica pubblica.
Il 13 giugno 1231 spirava a Padova padre Antonio da Lisbona. Aveva appena trentasei anni. Sacerdote, predicatore e professore di teologia, il nome del santo è legato alla grande capacità di ascolto e di divulgazione del vangelo che nella sua esistenza fu grande. Già sacerdote e membro dei canonici regolari di Sant'Agostino a Coimbra lascia tutto per farsi frate minore.
Il tramonto è passato, la notte cala, tra il 12 e il 13 giugno, anno del Signore 1231. Un mesto corteo si muove da Camposampiero, un piccolo borgo alle porte di Padova, la città ricca e potente. Un carro trainato da buoi trasporta un piccolo, grande uomo, ormai moribondo, logorato dai patimenti e da una vita di sacrificio. Si tratta di Antonio, un frate francescano già venerato come santo, che possiede doni straordinari e tra tutti quello di predicare in un modo tale che pure i pesci sono usciti dalle onde del mare per ascoltarlo…
L’ottavo centenario dalla predica di Forlì di Antonio è il filo conduttore del Giugno antoniano di quest’anno: dopo le due edizioni in tempo di pandemia (nel 2020 dedicata agli 800 anni dalla vocazione francescana di Antonio, l’anno scorso invece agli 800 anni dall’arrivo in Italia e all’incontro con san Francesco) quest’anno il tema centrale è il momento in cui il giovane Antonio rivela al mondo la sua dote di predicatore.
Vivi insieme ai frati la Festa di Sant’Antonio. Questo è lo scopo dei frati a Padova per la festa del loro patrono il prossimo 13 giugno. "Il 13 giugno ti aspettiamo a Padova per celebrare insieme la Festa di Sant'Antonio, oppure potrai partecipare online, seguendo tutte le celebrazioni da casa tua", questo è l'invito sul sito ufficiale che spiega come il 13 giugno si svolgerà sia in presenza che da remoto.