Il 9 novembre 1732 un uomo sale verso Scala, un piccolo paesino dell'entroterra salernitano ed il personaggio in questione è Sant'Alfonso Maria de Liguori (1696-1787).
Vito Curzio nacque nel 1707 ad Acquaviva, in provincia di Bari, da onesti e pii genitori. Ma la sua esistenza fino all'incontro con Sant'Alfonso non fu certo zelante e pia. Infatti, fino all'età di ventisei anni fu un ragazzo irascibile ed irruento ed i suoi biografi raccontano che era più avvezzo a maneggiar pistoloni che a fare una vita raccolta. Non c'era freno che lo teneva e spesso incontrava i suoi pari in famosi duelli. Superbo e forte trascinava la sua vita all'insegna della grandezza e della virilità.
Fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce. Questo proverbio è decisamente vero. Spesso le cose più belle che si vivono o si sentono accadono, in segreto e quasi sotto silenzio. Anche nella Sacra Scrittura si legge che la voce di Dio parlava come vento leggero.
Un convento è il luogo più adatto per sentire l'ansia missionaria. Questo ce lo ha insegnato la Chiesa, ornando il capo di Santa Teresa di Lisieux, del titolo di “Patrona delle missioni” (1927).
Come noto oggi la Chiesa ricorda un grande santo e dottore della chiesa ovvero sant’Alfonso Maria de Liguori (1696-1787). Certamente, oltre alle centinaia di pagine che si sono scritte su di lui, niente colpisce di più la nostra attenzione che il guardare alla sua storia personale ed a quanto ha fatto.
Al di là di ogni possibile speculazione filosofica il tema della giustizia è senza dubbio uno dei più complessi e dibattuti dell'intera letteratura giuridica. Su di esso si sono confrontati eminenti giuristi da Giuseppe Capograssi a Salvatore Satta e tutti hanno saputo esprimere delle concezioni rispettose e tendenti a dar valore agli effetti che tale nozione implica anche giuridicamente. Infatti se è vero che il termine iustus ha la sua origine nel concetto sacro di ius è anche vero che lo stesso apre ad un realtà ulteriore dettata dalla tutela che all'uomo esso deve saper apportare.
Definito dallo storico monsignor De Luca “il più santo dei napoletani ed il più napoletano dei santi” certamente, Alfonso de Liguori giganteggia nell'orizzonte spirituale della Chiesa.
"Celeste patrono dei confessori e dei moralisti". E' con questo titolo che nel 1950 Papa Pio XII volle omaggiare Sant'Alfonso Maria de' Liguori, Vescovo e Dottore della Chiesa, Fondatore della Congregazione del Santissimo Redentore, la cui festa liturgica ricorre oggi 1 agosto.