Proseguono i contatti di alto livello tra Iran e Santa Sede. Il 5 novembre, su richiesta di Teheran, Papa Francesco ha avuto una conversazione telefonica con il presidente iraniano al Raisi. La Santa Sede punta ad evitare una escalation nella regione, mentre continua senza sosta la guerra di Israele contro Hamas.
Una lettera del Cardinale Parolin alla Federazione delle Camere di Commercio Venezuelana ha suscitato la durissima reazione del presidente venezuelano Nicolas Maduro, che ha definito la missiva un “compendio di odio”. I rapporti tra Santa Sede e Venezuela sono così tornati tesissimi, dopo che una distensione sembrava esserci stata quando era prevista la presenza del Segretario di Stato vaticano alla beatificazione di José Hernandez Cisneros – viaggio poi annullato a causa della pandemia.
Si tiene dall’11 al 12 novembre a Teheran l’11esimo round del dialogo tra il Centro Iraniano per il dialogo interreligioso e il Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso. Il tema di questo incontro è “Musulmani e cristiani insieme per servire gli esseri umani”. Il tavolo di confronto si riunisce su cadenza annuale, alternativamente a Roma e a Teheran. È stato lanciato nel 1994.
C’è una persona che rappresenta la continuità tra lo storico incontro di Giovanni Paolo II con il presidente iraniano Mohammaed Khatami nel 1999 e quello di Papa Francesco con Hassan Rouhani. Si chiama Karim Majidi, ed è un sacerdote salesiano che dal 2015 è stato nominato vicario dell'ispettore dell’Italia Centrale.