Ultime Notizie: Santa Sede e Slovacchia

Il presidente slovacco Pellegrini saluta Papa Francesco / Vatican Media / ACI Group

Diplomazia pontificia, la geopolitica al Concistoro, la questione cattolica in Slovacchia

Serbia, con annessa la questione del Kosovo, Iran e Ucraina sono i tre fronti caldi sui quali Papa Francesco sembra aver dato un segnale in occasione del concistoro dello scorso 7 dicembre, con il quale ha creato 20 nuovi cardinali elettori e un cardinale non elettore. Ucraina e Gaza sono stati i temi più discussi del Papa negli incontri con presidenti e primi ministri. Con il presidente slovacco Peter Pellegrini, lo scorso 9 dicembre, si è trovata una convergenza sui temi della pace molto forte, come spiega lo stesso presidente in una intervista esclusiva con ACI Stampa che viene riportata oggi.

L'ambasciatore Marek Lisánsky con Papa Francesco / Ambasciata di Slovacchia presso la Santa Sede

Sei anni accreditato presso la diplomazia più visionaria del mondo

Quella della Santa Sede è una diplomazia “visionaria”, in grado di comprendere in anteprima i problemi del mondo. E per questo, il primo compito dell’ambasciatore presso la Santa Sede è quello di saper ascoltare, cercando di entrare in quella particolare visione del mondo che permette alla diplomazia pontificia di non guardare nell’immediato, ma in prospettiva. Parola di Marek Lisánsky, ambasciatore di Slovacchia presso la Santa Sede.  

Papa Francesco con la presidente Čaputová saluta le madri delle ragazze vittime di un incidente di autobus a Spišské Podhradí, Palazzo Apostolico Vaticano, 1 giugno 2024 / Vatican Media / ACI Group

La presidente slovacca Čaputová da Papa Francesco in visita di congedo

Tre rose di ferro per ricordare le tre ragazze morte investite da un autobus lo scorso 6 aprile a Spišské Podhradí, mentre erano ad un incontro diocesano di giovani. I famigliari delle ragazze morte con lei nella delegazione. E un sacerdote che aiuta i senzatetto. Per la sua ultima udienza da presidente con Papa Francesco, Zuzana Čaputová ha voluto portare i segni di una Slovacchia ferita e una Slovacchia che aiuta.