L’elezione lo scorso 6 giugno di Massoud Pezeshkian a presidente dell’Iran al posto di Hassan Rouhani, sembrava aver aperto nuovi scenari sulla situazione iraniana. Pezeshkian, infatti, era il candidato riformista, ed era dalla presidenza Khatami che non c’era un non ultra conservatore alla guida dell’Iran.
A causa delle alluvioni nelle zone nord-orientali e meridionali dell’Iran, 10 milioni di persone hanno subito danni alle case e proprietà e 2 milioni necessitano di urgente assistenza. Papa Francesco ha inviato, attraverso il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, un aiuto di 100 mila euro.
A seguito degli attacchi a Parigi, il presidente iraniano Hassan Rouhani ha rimandato il suo viaggio in Europa, che lo avrebbe portato a visitare oggi Italia e Francia con una puntata in Vaticano, dove – tra un incontro con il Papa e uno in Segreteria di Stato – si sarebbe sicuramente parlato della stabilità della regione mediorientale: dopo l’accordo sul nucleare iraniano, plaudito dalla Santa Sede, si guarda anche al dialogo con l'Iran per favorire maggiore stabilità nella regione.