Anche a Torino è grande festa per Santa Rita. Questo perchè nella città c'è un Santuario monumentale dedicato proprio alla Santa delle cause impossibili, molto frequentato. Si avvicina il 22 maggio, festa di Santa Rita, e la parrocchia a Torino ha stilato un bel programma di celebrazioni che va avanti da qualche giorno.
E' stato reso noto il programma della Festa di Santa Rita a Cascia per questo 22 maggio 2024. Tante le iniziative tra solidarietà e preghiera per la Santa dei Casi impossibili.
A Cascia nella festa di santa Rita tre donne riceveranno il riconoscimento del premio internazionale ‘Donne di Rita’: Cristina Fazzi, che da medico nello Zambia cura i bambini che sono gli ultimi della società; Virginia Campanile, che ha perso suo figlio ma è mamma per tanti genitori e ragazzi in difficoltà, e Anna Jabbour, profuga siriana che per sua figlia ha attraversato la guerra divenendo testimone di pace.
Cascia è sempre un piccolo meraviglioso mondo che parla al cuore di tutti. Parla della santità di Rita, la Santa dei casi impossibili che lì è nata e cresciuta. In quel monastero, in Umbria, è rimasta per oltre quaranta anni, fino alla sua morte. ACI Stampa ha chiesto a Suor Maria Rosa Bernardinis, Madre Priora del Monastero e Presidente della Fondazione Santa Rita da Cascia, in che modo ancora quel santuario parli di lei e dei suoi prodigi.
“La preghiera sia il caldo abbraccio che ci lega a Dio”. E' questo il cuore, l'intento, il tema dei prossimi 15 giovedì di Santa Rita.
Da Cascia si conclude la festa di Santa Rita per questo 2023. Davvero sentita questa solennità dedicata alla santa dei miracoli impossibili, a Cascia e in tutta Italia. Nel piccolo comune dell'Umbria a celebrarla con un solenne pontificale è stato il Cardinale Semeraro il quale ha ricordato la carità ritiana.
“Santa Rita, tra petali e spine”. E' il titolo delle celebrazioni in programma nella chiesa di Santa Rita da Cascia alle Vergini per festeggiare la patrona. A darne notizia è il sito della diocesi di Roma.
Dal 12 al 20 maggio, dalle ore 11.50 alle 12.35, in occasione della Novena di Santa Rita da Cascia che anticipa la Festa, per la prima volta dal Coro, il luogo in cui pregano insieme o da sole, le monache agostiniane del monastero umbro aprono la clausura per recitare in diretta social il Rosario.
Sono state scelte le donne premiate per il Riconoscimento Internazionale Santa Rita, in occasione della Festa a lei dedicata. Sono donne che incarnano il valore del servizio al prossimo.
Grande è l’attesa per la festa di Santa Rita a Cascia che torna alla normalità e per la maratona in diretta che porterà le celebrazioni nelle case di tutti i devoti. Sono davvero tanti gli eventi in programma in attesa del 22 maggio 2022.
“Accenderemo a Cracovia la Fiaccola della Pace e del Perdono di Santa Rita, con il forte augurio che la luce e il calore del suo fuoco, simbol della vittoria sulle tenebre che la nostra Rita è capace di portare in ogni cuore, raggiungano anche la vicina Ucraina e siano faro di dialogo, speranza e pace per questa terra martoriata dalla guerra e per tutta l’Europa che piange insieme al suo popolo. Invitiamo tutti a unirsi spiritualmente a questa importante missione”. Parla così Padre Luciano De Michieli, Rettore della Basilica di Santa Rita da Cascia, pensando al Gemellaggio con Cracovia, dove il 22 aprile avverrà l’accensione solenne della Fiaccola della Pace e del Perdono, simbolo dei festeggiamenti in onore di Santa Rita e dei suoi insegnamenti sempre vivi.
“Quest’anno i 15 Giovedì di Santa Rita sono un viaggio interiore, che faremo anche sui social per raggiungere davvero tutti. Insieme leggeremo il presente alla luce dell’esperienza e dei valori di Rita, per prepararci affinché la sua festa del 22 maggio ci doni un vero segno di cambiamento. In particolare, desideriamo che ognuno possa portare nella propria quotidianità, la radice dell'amore che Santa Rita ha vissuto. Perché nel mondo c’è troppa carenza d'amore, soprattutto quello donato agli altri”.
“Invito tutta l'Italia a ricordare questo anniversario celebrando la tenacia, il coraggio e la forza che le comunità delle regioni colpite dal sisma 2016 dimostrano da ben cinque anni. Trasformando sempre più il dolore in motore di vita, mi auguro che il 30 ottobre sia la festa di un popolo che guarda avanti, fiero e consapevole di essere un valore assoluto per queste terre”. Così inizia il messaggio della Madre Priora del Monastero Santa Rita da Cascia, Suor Maria Rosa Bernardinis, a cinque anni dal forte terremoto del 30 ottobre 2016.
Domani il mondo intero festeggia Santa Rita, la santa dei casi impossibili. E' tanta l'attenzione su Cascia, il piccolo paesino in Umbria che ospita il santuario dedicato a Rita. Tra le opere della Santa che ricordiamo in questi giorni di festa a lei dedicati, c'è l'Alveare di Santa Rita. Da oltre 80 anni il Monastero Santa Rita da Cascia da un nido a chi non ce l’ha. ACI stampa ha parlato di questo "Alveare" speciale ( le api ricorrono spesso nella storia di Santa Rita ) e della figura di Rita oggi con la Madre Priora Suor Maria Rosa Bernardinis.
Grande attesa per la Festa di Santa Rita del 22 maggio, che diffonderà "l'amore e la speranza della santa degli impossibili nel mondo". Per raggiungere l’enorme famiglia di devoti, che non potranno essere a Cascia, la festa entrerà nelle case d'Italia e non solo. Le Comunità Agostiniane, infatti, rilanciano la strada segnata lo scorso anno e la festa sarà trasmessa con "una maratona in diretta di 8 ore, alla quale tutti e ovunque potranno unirsi".
I Quindici Giovedì di santa Rita sono nati con lo scopo di commemorare i quindici anni nei quali la Santa portò sulla fronte la dolorosa ferita arrecatale dalla spina, dono singolare del Crocifisso. La devozione, in particolare, consiste nel celebrare i quindici giovedì che precedono la festa della santa, la quale ricorre il 22 maggio, con particolari pratiche di pietà, come la meditazione di un tratto della sua vita o di qualche sua virtù e l’accostarsi ai sacramenti della Confessione e della Comunione.
“Vogliamo portare la consolazione, la vicinanza e soprattutto la speranza di Santa Rita nelle case di ogni devoto in Libano, raggiungendo anche chi non può muoversi e sta vivendo delle difficoltà”. Così P. Luciano De Michieli, neo rettore della Basilica di Santa Rita, descrive l’iniziativa "In preghiera con Santa Rita per il Libano", che lui stesso ha ideato.